Conviene fare il passaggio al mercato libero o rimanere in quello tutelato? Vediamo le tariffe offerte e come si risparmia di più.
Conviene di più il mercato libero o quello tutelato per risparmiare sulle bollette di luce e gas? Il governo continua a emanare decreti contenenti aiuti per contrastare il caro energia, e nonostante i provvedimenti e i decreti, le famiglie si trovano a dover pagare cifre altissime per luce e gas.
Oltre ai razionamenti e alle fasce climatiche secondo cui poter accendere i riscaldamenti, ci sono anche le semplici regole dettate dal buon senso per evitare sprechi (come la lavatrice a carico pieno) e risparmiare sulla bolletta. Eppure, l’unico modo per risparmiare effettivamente più di qualche euro, è fare scelte contrattuali oculate.
Il mercato tutelato (o a maggior tutela) prevede che le tariffe siano regolate da Arera, mentre in quello libero è l’utente che sceglie l’operatore (e quindi le tariffe). In questo momento i due mercati convivono: quello libero entrerà pienamente in vigore (a meno che non ci siano ulteriori proroghe) dal 1° gennaio 2023 per il gas e dal 10 gennaio 2024 per l’elettricità.
Bollette, conviene il mercato libero o tutelato per risparmiare di più?
A partire dal 1° ottobre 2022 Arera cambierà la frequenza di calcolo dei costi, che passa da trimestrale e mensile. L’obiettivo, come spiegato nel comunicato stampa del 29 luglio, è di intercettare possibili azioni per la riduzione dei prezzi. Secondo una stima di Assoutenti, oggi le famiglie italiane pagano 1.231 euro in più rispetto al 2020 per le bollette di luce e gas:
- il gas costa 731 euro in più;
- la luce è arrivata a 500 euro in più.
I prossimi aggiornamenti delle tariffe di Arera ci saranno a ottobre, e probabilmente ci saranno ulteriori rialzi.
Facile.it ha messo a punto un’indagine, partendo dal fatto che la stima della bolletta nel mercato tutelato tiene conto degli aiuti governativi, mentre quella nel mercato libero no, e quindi in realtà la spesa potrebbe essere più bassa. Per quanto riguarda la luce, una famiglia tipo con consumi di 2.700 kWh/anno, potenza 3 kW e tariffa monoraria, per l’elettricità ha speso 559,39 euro nel mercato libero contro i 986,63 del mercato tutelato. Il risparmio nel mercato libero c’è anche sulla bolletta del gas: 958,28 euro contro i 1.594,05 euro del mercato tutelato. L’ipotesi presa in considerazione vede come protagonista una famiglia tipo con consumi pari a 1.400 smc/anno.
Alla fine, le famiglie nel mercato tutelato hanno speso oltre 2.580 euro, contro i 1.517 del mercato libero.
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Si risparmia con le tariffe flat per le bollette?
Le formule “flat” nel mercato libero permettono di pagare un importo fisso al mese, e poi «ricalibrare» con un conguaglio periodico. Secondo le elaborazioni di Facile.it, per l’elettricità la famiglia con una tariffa agevolata (0,25 centesimi per Kwh) per i 2.400 kWh consumati spende 50 euro al mese, quindi 600 euro all’anno. I consumi eccedenti per 100 kW/anno costerebbero invece 72 euro. Per il gas, la famiglia con una tariffa agevolata (0,80 €/smc) per tutti i 1.125 smc/anno consumati spende 75 euro al mese per un totale di 900 euro, che salgono fino a 1.022 euro in caso di “sforamento” pari a 100 smc a 1,22 euro/smc.
Il consiglio, in ogni caso, è quello di consultare periodicamente il portale Arera, tramite il quale è possibile confrontare tutte le tariffe (anche, quindi, del mercato libero). Prima di cambiare gestore è bene considerare, oltre al prezzo, anche le condizioni contrattuali, prestando particolare attenzione ai vincoli, ai costi e alle penali.
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