La BCE mette in guardia: l’economia sta peggiorando più del previsto e i rischi stanno crescendo. Cosa aspettarsi?
Il bollettino economico della BCE ha lanciato un vero e proprio grido d’allarme sull’economia dell’Eurozona.
Dopo una buona fase di crescita l’area della moneta unica ha iniziato a rallentare. Gli iniziali segnali di indebolimento si sono tradotti in una vera e propria frenata che ha messo in allarme i mercati internazionali.
Diversi gli analisti e le istituzioni che hanno rivisto negativamente le stime sulla crescita dell’Eurozona (e dell’Italia). In questo caso, il bollettino della BCE ha nuovamente confermato un rallentamento notevole rispetto alle attese ed ha altresì ribadito la crescita dei rischi al ribasso per l’area.
Allarme BCE: dove stiamo andando?
L’allarme della Banca Centrale Europea è stato chiaro: l’economia dell’Eurozona sta crescendo più debolmente rispetto a quanto previsto dal mercato.
A pesare sui dati sicuramente la frenata della domanda estera oltre che le incertezze geopolitiche e commerciali (tra queste la minaccia del protezionismo).
Mentre alcuni di questi fattori potrebbero mollare la presa, la crescita dell’economia continuerà probabilmente a rallentare nei prossimi mesi: i rischi al ribasso peseranno ancora sulle sorti dell’Eurozona. L’inflazione di fondo, ad esempio, frenerà ancora a causa dell’attuale debolezza del prezzo del petrolio.
Le condizioni finanziarie secondo l’istituto di Mario Draghi renderanno sempre necessaria una politica monetaria stimolante. La BCE monitorerà con attenzione tutti gli sviluppi dell’area euro e sarà pronta ad agire con qualsiasi strumento per assicurarsi la convergenza dell’inflazione verso il 2%.
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