Ma quali bonifici istantanei: le banche italiane sono già in “ritardo”

C. G.

21 Novembre 2017 - 12:39

Bonifici istantanei al via (più o meno). Le banche italiane non sono ancora pronte e, tranne qualche eccezione, non recepiranno per il momento la novità.

Ma quali bonifici istantanei: le banche italiane sono già in “ritardo”

I bonifici istantanei rappresentano una delle maggiori novità introdotte nel panorama bancario europeo.

Nella giornata di oggi, mercoledì 21 novembre, è stato ufficialmente lanciato il Sepa Instant credit transfer, un servizio che permette di eseguire pagamenti e trasferimenti di denaro in meno di 10 secondi, ogni giorno della settimana e h 24.

I bonifici istantanei, però, hanno già sollevato qualche perplessità poiché alla loro forte capacità innovativa sono stati affiancati anche costi più o meno discussi. Per chi in Italia teme la loro introduzione (che comunque affiancherà e non sostituirà i tradizionali) non c’è da temere, almeno per il momento: le banche nostrane non hanno alcuna intenzione di introdurli prima del 2018.

Cosa sono i bonifici istantanei

Come già accennato, un bonifico istantaneo è uno strumento innovativo che permette di trasferire denaro nel giro di dieci secondi. Le operazioni, al contrario delle tradizionali, possono essere effettuate 7 giorni su 7, a qualsiasi ora del giorno e della notte.

I bonifici istantanei permetteranno di dire addio ai canonici 2-3 giorni di attesa per inviare o ricevere denaro e saranno disponibili nel 34 Paesi appartenenti all’area Sepa, tra cui appunto l’Italia.

Il nodo costi

Tra gli aspetti più criticati a questi bonifici istantanei c’è sicuramente quello legato ai costi. Ogni istituto bancario, infatti, avrà la possibilità di scegliere le commissioni da applicare sul servizio - cosa che ha immediatamente sollevato dubbi circa la sua reale convenienza.

Intesa Sanpaolo, ad esempio, introdurrà costi pari allo 0,04 per mille dell’importo - quest’ultimo a sua volta sarà di massimo 15.000 euro.

Banche italiane in ritardo

Il servizio di bonifico istantaneo sarà da oggi disponibile nell’area Sepa, ma l’adesione allo stesso sarà volontaria e gli istituti avranno un anno di tempo per adeguarsi alla sua introduzione.

Questi vincoli non del tutto stringenti hanno permesso a diverse banche, tra cui le italiane, di non adeguarsi immediatamente all’introduzione dei bonifici istantanei. Soltanto Banca Sella aprirà le porte a questi innovativi strumenti il prossimo 27 novembre, mentre per gli altri istituti bisognerà attendere l’inizio del 2018.

UniCredit e Intesa Sanpaolo, invece, hanno scelto di aderire ma solo parzialmente, il che significa che renderanno possibile la ricezione, ma non l’invio dei bonifici istantanei. L’adeguamento sarà completo nel 2018.

L’istituto di Mustier li accetterà precisamente a partire dal 22 febbraio ad un costo di 2,50 euro per transazione (un aumento di 0,25 euro rispetto ai bonifici web tradizionali). Nel 2018 sarà anche il turno di MPS e Banco BPM.

Per ora, insomma, l’introduzione dei bonifici istantanei non sta trovando piena applicazione nel sistema del credito italiano. I più euforici dovranno aspettare ancora qualche mese.

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