Novità per il pagamento del bonus 150 euro: in alcuni casi l’erogazione sarà automatica, in altri servirà una esplicita richiesta e in altri ancora è sufficiente un’autodichiarazione.
Il bonus 150 euro per lavoratori, pensionati e beneficiari del Reddito di cittadinanza è in arrivo per milioni di italiani. Ma proprio negli ultimi giorni sono cambiate alcune delle regole riguardanti l’erogazione del pagamento, almeno per una parte dei lavoratori dipendenti che riceverà il sostegno pensato dal governo Draghi contro il caro energia e l’inflazione.
Il bonus 150 euro è un aiuto una tantum che viene erogato a lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati, beneficiari del Reddito e percettori Naspi. I lavoratori dipendenti ricevono il bonus in automatico, ma in alcuni casi è necessario presentare un’autodichiarazione al proprio datore di lavoro. Le regole su questa certificazione sono però cambiate di recente.
In particolare le ultime novità arrivano dal decreto Aiuti ter: con la sua conversione in legge, attesa in via definitiva per il 22 novembre, ci saranno nuove regole per la presentazione dell’autocertificazione per ottenere il bonus. Vediamo, alla luce di queste novità, chi lo riceverà in automatico e chi no.
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Chi può ricevere il bonus 150 euro
Il bonus 150 euro è una misura destinata a chi ha un reddito non superiore a 20mila euro. Nel caso dei lavoratori dipendenti il riferimento da prendere in considerazione è quello della retribuzione mensile di novembre, che non deve superare i 1.538 euro. Il sostegno pensato contro il caro energia verrà erogato a 22 milioni di persone attraverso lo stanziamento di 3,2 miliardi di euro.
Bonus 150 euro, chi deve richiederlo
Per i lavoratori dipendenti del settore privato il bonus arriva quasi in automatico: non bisogna presentare una richiesta, ma è necessario compilare un’autodichiarazione da inviare al proprio datore di lavoro per certificare che non riceveranno l’indennità in altro modo, per esempio con un assegno previdenziale o attraverso il Reddito di cittadinanza.
L’erogazione non è automatica neanche per i Co.co.co: in questo caso si può presentare richiesta se si ha un reddito, nel 2021, inferiore a 20mila euro. Per lavoratori stagionali e intermittenti, invece, il bonus si può chiedere nel caso si siano svolte almeno 50 giornate lavorative. Devono chiedere il bonus anche i lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo.
Altro discorso vale per le partite Iva e gli autonomi: se hanno i requisiti possono chiedere questo bonus insieme a quello da 200 euro. Una volta inviata la domanda alla cassa di appartenenza o all’Inps (con scadenza il 30 novembre) riceveranno probabilmente un pagamento unico da 350 euro.
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Chi riceverà il bonus 150 euro in automatico
La novità più importante introdotta dal decreto Aiuti ter sul bonus 150 euro riguarda i dipendenti pubblici, che non dovranno più compilare l’autodichiarazione ma riceveranno il pagamento in automatico. Versamento automatico anche per i pensionati e i percettori del Reddito di cittadinanza.
Ancora, sarà automatico il pagamento anche per chi ha rapporti di collaborazione domestica: ci si baserà, in questo caso, sulle dichiarazioni già effettuate per il bonus 200 euro. Ancora, il bonus viene erogato in automatico ai percettori di Naspi e Discoll e ai collaboratori sportivi.
Quando arriva il pagamento del bonus 150 euro
Il pagamento del bonus 150 euro è previsto tra novembre e dicembre. L’erogazione è infatti prevista con la retribuzione del mese di novembre, che solitamente arriva o alla fine di novembre o all’inizio di dicembre. La data dipende dall’emissione della busta paga da parte del datore di lavoro.
Più complessa la questione per le partite Iva, i disoccupati con Naspi, i Co.co.co e gli stagionali. Che, peraltro, attendono ancora il bonus da 200 euro. Nel loro caso è possibile che la misura venga erogata attraverso un assegno unico che sommi i due bonus, per un importo da 350 euro.
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