Esclusi dal bonus 200 e 150 euro? Esiste la possibilità di richiedere un riesame. Ecco come ed entro quando fare la domanda.
Si è allargata ancora di più la platea per chi può ottenere il bonus da 200 e 150 euro previsto con il decreto Aiuti ter. Alcune tipologie di richiedenti però si sono visti negare il bonus.
Il bonus da 200 e 150 euro spetta anche a lavoratori autonomi e professionisti, con la sola accortezza di essere iscritti alla Gestioni previdenziali dell’Inps e alcuni altri requisiti. Quelli che hanno già fatto la domanda, ma si sono visti respingere, ora possono tentare un riesame per ottenere il bonus.
Presentare la domanda per il riesame non è difficile. Di seguito tutte le informazioni necessarie per poter richiedere il riesame, ma soprattutto per conoscere i dettagli sulle tempistiche e le scadenze.
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Nuova domanda per bonus: Inps conferma la possibilità di un riesame
Nell’ultimo messaggio dell’Inps in merito al bonus 200 e 150 euro, inviato il 19 gennaio 2023, si leggono le istruzioni per poter richiedere il riesame della domanda di pagamento del bonus.
Secondo quanto deciso nel decreto Aiuti (e poi Aiuti ter), è riconosciuto a quasi ogni tipologia di lavoratore - anche per i lavoratori autonomi e professionisti - il pagamento dell’indennità una tantum pari a 200 euro o integrativo da 150 euro.
A fronte di una serie di requisiti (vedi sotto) era possibile rimanere escludi dal pagamento del bonus. Se non si è ricevuto il pagamento, ma si rispettano tutti i requisiti, è bene sapere che oggi è possibile richiedere una verifica o riesame della domanda.
Il messaggio dell’Inps (documento n.1), accanto ai requisiti, inserisce anche i possibili motivi dello scarto. Così prima di inviare la domanda di riesame è possibile controllare i requisiti mancanti e sistemare la domanda. Si tratta di un passaggio obbligatorio per poter ottenere il riesame.
Bonus 200 e 150 euro: requisiti e scadenza per richiederlo
I requisiti non sono cambiati. Per poter richiedere il bonus da 200 euro e l’eventuale integrazione di 150 euro si devono avere i seguenti requisiti:
- un reddito complessivo non superiore a 35 mila euro (2021);
- iscrizione alla gestione autonoma (posizione attiva dal 18 maggio 2022);
- partita Iva attiva (da 18 maggio 2022);
- aver effettuato almeno un versamento contributivo totale o parziale alla data del 18 maggio;
- non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti;
- non essere percettore degli stessi aiuti in altre forme.
Attenzione: si ha tempo fino al 19 aprile 2023 per richiedere il riesame della propria domanda e ottenere così il pagamento del bonus.
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Come procedere con la domanda di riesame?
Chi si è visto negato il pagamento dell’indennità una tantum di 200 euro può tentare la via del riesame. Per fare domanda di riesame si deve accedere al sito da cui si è trasmessa la domanda.
Lo stato della domanda dovrebbe quindi segnalare la domanda come “Respinta”, con tanto di motivazioni (da correggere) del motivo dello scarto della stessa. Infine con il tasto “Chiedi riesame” è possibile spiegare la motivazione della richiesta. In questa fase è richiesta l’aggiunta di documenti da allegare per provare che la domanda del bonus da 200 e 150 euro era valida. La procedura va scolta entro il 19 aprile 2023, pena l’esclusione dal bonus.
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