Bonus 200 euro prorogato per altri due mesi: perché se ne parla e cosa può davvero succedere

Simone Micocci

13 Luglio 2022 - 10:34

Si torna a parlare di proroga del bonus 200 euro: i sindacati chiedono di pagarlo per altri due mesi. Ma è davvero possibile?

Bonus 200 euro prorogato per altri due mesi: perché se ne parla e cosa può davvero succedere

Mario Draghi ha confermato l’intenzione del Governo di aumentare gli stipendi degli italiani. Un piano che verrà realizzato in tre mosse: rinnovi contrattuali, introduzione di un salario minimo e taglio del cuneo fiscale.

Un primo intervento ci sarà con un decreto che verrà approvato entro la fine di luglio, dove però ci si limiterà a misure estemporanee utili per far fronte immediatamente alla perdita del potere di acquisto delle retribuzioni. Con la legge di Bilancio 2023, invece, si provvederà ad attuare una riforma strutturale, con interventi mirati per il lungo periodo.

Per il momento, dunque, il Governo sta riflettendo su come fare per riconoscere immediatamente una maggiore liquidità alle famiglie, come tra l’altro già fatto nei mesi scorsi, prima con l’introduzione dello sgravio contributivo in busta paga e poi con l’introduzione del bonus 200 euro.

E a proposito di bonus 200 euro, già pagato per i pensionati e in arrivo per i lavoratori dipendenti (mentre altre categorie dovranno aspettare fino a dopo l’estate), c’è chi crede che il Governo debba puntare ancora su questa misura per far fronte al caro prezzi.

Tant’è che si comincia a parlare di una proroga del bonus 200 euro per i mesi di agosto e settembre. Ma è davvero una possibilità?

Bonus 200 euro: ecco quanto ci è costato

Inutile girarci intorno, è tutto un fattore di cifre. Per pagare il bonus 200 euro, che tra luglio e ottobre entrerà nelle tasche di 31 milioni d’italiani, il Governo ha stanziato 6,3 miliardi di euro, i quali sono stati recuperati tassando gli extra profitti.

Ne servirebbero il doppio, quindi, per confermare tale contributo per altre due mensilità.

A tal proposito, le cifre a disposizione per il prossimo - “corposo” - decreto non sono state rese note dal Governo, con Draghi che ha però confermato che si procederà ancora una volta con forme di finanziamento differenti dallo scostamento di bilancio, visto che per il momento non si ritiene ci sia bisogno intervenire sul deficit.

Draghi ha annunciato che si tratterà di un intervento che terrà conto di quanto già fatto per le famiglie, per le quali negli ultimi mesi - considerando anche gli interventi contro il caro prezzo dell’energia - sono stati stanziati 33 miliardi di euro.

Sembra difficile, quindi, pensare che ci sarà un intervento con il quale saranno stanziati i circa 13 miliardi di euro necessari per la proroga del bonus 200 euro per altri due mesi. D’altronde, il presidente del Consiglio ha anticipato che nello stesso provvedimento ci dovranno essere misure utili per frenare l’aumento delle bollette, specialmente in vista dell’inverno, e dei carburanti. Perché l’inflazione, potrebbe ancora durare per “abbastanza tempo” da rallentare le stime di crescita del Paese.

Chi vuole la conferma del bonus 200 euro

Nonostante le difficoltà, c’è chi sta facendo pressione sul Governo affinché possa decidere di prorogare il bonus 200 euro, per tutte le categorie degli aventi diritto, per altri due mesi.

Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, ha confermato che questa è stata una delle richieste avanzate al Governo durante il confronto che ha avuto luogo nella giornata del 12 luglio, quando i sindacati hanno chiesto di “prorogare le misure messe in campo negli ultimi decreti”. Taglio dei costi del carburante, sconti in bolletta (con un ampliamento della platea) e appunto proroga del bonus 200 euro.

Il Governo non ha detto no, ma appunto bisogna sciogliere il nodo risorse. Soldi che potrebbero essere recuperati dall’aumento delle entrate fiscali, e bisogna considerare anche che lo Stato sta risparmiando molte delle risorse destinate all’assegno unico.

Ma davvero basterà questo per recuperare i suddetti 13 miliardi? Difficile, anzi, quasi impossibile. Sono davvero minime, dunque, le possibilità di ricevere complessivamente 600 euro di bonus; più probabile che l’Esecutivo ritorni sulla misura di cui si è tanto parlato nei giorni scorsi, quel bonus 75 euro per quattro mensilità che verrà riconosciuto grazie a un taglio - per il momento provvisorio - del cuneo fiscale.

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