Bonus 200 euro: non per tutti verrà pagato a luglio. Per alcune categorie i soldi potrebbero arrivare solamente a settembre.
31 milioni di italiani stanno per ricevere un bonus una tantum di 200 euro: ma non per tutti i soldi sono in arrivo a luglio. Per alcune categorie, infatti, il bonus potrebbe essere pagato non prima di settembre 2022, come tra l’altro si legge nel testo del decreto legge n.50 del 17 maggio 2022 con cui è stata introdotta questa misura.
Leggendo tra le righe del provvedimento scopriamo quindi che non tutti riceveranno i 200 euro nel mese di luglio come era stato annunciato: sarà certamente così per i lavoratori dipendenti e per i pensionati, ma per altre categorie l’arrivo del bonus potrebbe essere ritardato di qualche mese, dovendo attendere fino a settembre.
Nulla di certo ancora, anche perché mancano le istruzioni dell’Inps con cui verranno indicate tempistiche e modalità di pagamento, ma da un’analisi del provvedimento pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 17 maggio scorso qualche dubbio ci viene.
Chi e perché rischia di aspettare fino a settembre per il bonus 200 euro
Basta leggere il comma 17 dell’articolo 32 del decreto legge n.50 del 17 maggio 2022, per capire di cosa stiamo parlando. Qui viene chiarito che:
Le indennità di 200 euro di cui ai commi da 9 a 16 saranno erogate successivamente all’invio delle denunce dei datori di lavoro di cui all’articolo 31, comma 4.
Intanto facciamo chiarezza su quali sono le categorie indicate in questi commi. Nel dettaglio, si tratta di:
- comma 9: coloro che percepiscono un’indennità di disoccupazione, quindi ai titolari di Naspi e Dis-Coll;
- comma 10: percettori di indennità di disoccupazione agricola;
- comma 11: titolari di Co.Co.Co.
- comma 12: lavoratori che nel 2021 siano stati beneficiari di una delle indennità previste dall’articolo 10 commi da 1 a 9 del decreto-legge 22 marzo 2021 n. 41;
- comma 13: lavoratori stagionali;
- comma 14: lavoratori dello spettacolo;
- comma 15: lavoratori autonomi senza Partita Iva;
- comma 16: incaricati alle vendite a domicilio.
Per questi, quindi, i 200 euro verranno messi in pagamento, in alcuni casi in automatico in altri previa domanda dell’interessato, solamente dopo l’invio delle denunce dei datori di lavoro di cui all’articolo 31, comma 4, il che fa riferimento ai flussi Uniemens di luglio. Ebbene, per il loro invio c’è tempo fino alla fine del mese successivo a quello di riferimento, quindi il termine è fissato al 31 agosto.
Di conseguenza, il bonus 200 euro per le suddette categorie potrebbe arrivare non prima di settembre, solo dopo che l’Inps avrà verificato che non sia stato già ricevuto ad altro titolo.
Chi è sicuro di ricevere il bonus 200 euro a luglio
Ci sono altre categorie che invece possono stare tranquille perché per loro i 200 euro sono certamente in arrivo a luglio. Ci riferiamo ai lavoratori dipendenti, i quali con la busta paga di luglio riceveranno 200 euro in più sullo stipendio (anticipati dal datore di lavoro).
Sempre a luglio verrà pagato ai lavoratori domestici, i quali però devono farne prima domanda ai patronati.
Infine, nel cedolino di luglio l’Inps pagherà certamente i 200 euro ai pensionati, compresi i percettori di pensione di reversibilità, come pure ai titolari di prestazioni di tipo assistenziale come l’assegno sociale e le pensioni d’invalidità. Per queste prestazioni l’accredito avverrà in automatico e i 200 euro saranno caricati direttamente nel cedolino mensile.
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