Pensioni, arriva un bonus 350 euro. Ma solo per chi è residente in questa Regione,
Come confermato dall’Inps con il messaggio n. 720 del 27 febbraio 2025 è stato attivato un bonus da 350 euro rivolto ai pensionati che ricevono un trattamento inferiore o pari al minimo.
Il beneficio è frutto della convenzione tra l’Inps e la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, in supporto ai cittadini in condizione di disagio economico che non possono lavorare. Si tratta di un piccolo supporto, appunto fino a un massimo di 350 euro l’anno, destinato ad aiutare i pensionati che hanno maggiori difficoltà. L’importo, per quanto non eccezionalmente alto, può così aiutare a sostenere i cittadini in possesso dei requisiti in piccole spese.
È inoltre bene sottolineare che la previsione di questo sussidio mostra una nuova attenzione nei confronti delle fasce più fragili della popolazione, interamente frutto dell’accordo tra la Regione e l’Istituto. Non è quindi da escludere che questo esempio possa essere ripreso anche da altri enti, garantendo aiuti a una platea più ampia di beneficiari. Ecco come funziona.
Come funziona il bonus 350 euro pensionati
Come anticipato, il bonus pensionati da 350 euro deriva dalla convenzione tra la Regione Friuli Venezia Giulia e l’Inps, approvata da quest’ultimo con la delibera del consiglio d’amministrazione n. 139 del 18 dicembre 2024. Il sussidio viene introdotto per il triennio 2024-2026 in favore dei pensionati in difficoltà economica ed è esente dalle imposte sul reddito, configurando appunto un aiuto di tipo assistenziale.
È proprio la Regione a versare all’Inps, in base al rendiconto inviato dall’Istituto, parte delle somme necessarie al pagamento dei sussidi, più un ulteriore 5% (rispetto all’importo previsto) per garantire la copertura di eventuali nuovi beneficiari. In particolare, il Friuli Venezia Giulia dovrà rimborsare all’Inps 5,26 euro per ogni beneficiario, oltre ai costi per lo sviluppo informatico così quantificati:
- 16.000 euro per il 2024;
- 5.000 euro per il 2025;
- 5.000 euro per il 2026.
Sarà lo stesso Inps a erogare il contenuto ai cittadini beneficiari nel mese di giugno, insieme al trattamento pensionistico o all’Assegno sociale. Sono tuttavia ancora in fase di definizione le tempistiche di pagamento in riferimento all’anno 2024, su cui vi terremo aggiornati.
A chi spetta il bonus pensionati
Il bonus pensionati da 350 euro annui spetta ai cittadini in possesso dei seguenti requisiti:
- residenza in Friuli Venezia Giulia;
- essere titolari di una pensione erogata dall’Inps di vecchiaia, invalidità, ai superstiti, sociale oppure di assegno sociale o ancora di una pensione di inabilità per gli invalidi civili con importo pari o inferiore al trattamento minimo che nel 2025 è pari a 603,40 euro mensili;
- attestazione Isee in corso di validità (o Dsu presentata) di valore pari o inferiore a 15.000 euro.
Per poter percepire il sussidio è necessario essere in possesso dei requisiti alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di erogazione del beneficio. Per esempio, avranno diritto al bonus pensionati nel 2025 coloro che rientravano nei parametri elencati il 31 dicembre 2024.
Per quanto riguarda l’anno passato, invece, essendo anche il primo anno di applicazione dell’aiuto economico si fa riferimento all’entrata in vigore del regolamento che lo istituisce, vale a dire il 5 dicembre 2024. Coloro che rientravano nei requisiti stabiliti potranno quindi ricevere presto il contributo, anche se le tempistiche di erogazione sono ancora da definire. Infine, ovviamente, i pensionati con una situazione corrispondente a quanto richiesto alla data del 31 dicembre 2025 potranno ricevere il sussidio anche nel 2026.
Come richiedere il bonus
Il sussidio introdotto dal Friuli Venezia Giulia non deve essere richiesto, perché sarà riconosciuto automaticamente a tutti i cittadini in possesso dei requisiti nelle date previste.
È proprio l’Inps a individuare la lista di beneficiari, comunicandola alla Regione per ottenere il rimborso spettante, che dovrà ricevere entro 30 giorni dalla nota di debito. Non serve quindi compiere alcuna procedura, se non premurarsi di rinnovare l’attestazione Isee (o la Dsu) al fine di poter ricevere la prestazione anche nel 2026.
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