Bonus affitto, scadenza il 6 settembre 2021 per fare domanda. Il contributo a fondo perduto spetta in caso di riduzione del canone e arriva fino a 1.200 euro. Di seguito requisiti e istruzioni.
Bonus affitto, domanda entro la scadenza del 6 settembre 2021.
In caso di riduzione del canone di locazione, è possibile richiedere un contributo a fondo perduto fino a 1.200 euro, nel rispetto di determinati requisiti. Le istruzioni per fare domanda sono state pubblicate dall’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 6 luglio.
La scadenza per la richiesta del bonus affitto è ormai dietro l’angolo, ed è bene vedere nel dettaglio chi ne ha diritto.
Bonus affitto, domanda fondo perduto per riduzione del canone: scadenza il 6 settembre 2021
È stato il decreto Ristori ad aver introdotto per l’anno 2021 un contributo a fondo perduto in favore dei proprietari degli immobili in affitto.
Il bonus spetta ai locatori di immobili ad uso abitativo ubicati in comuni ad alta tensione abitativa, ed è pari al 50% della riduzione del canone d’affitto fino ad un massimo di 1.200 euro.
Il provvedimento pubblicato il 6 luglio 2021 riepiloga i requisiti richiesti per poter presentare domanda:
- la locazione non deve essere successiva al 29 ottobre 2020;
- l’immobile deve essere situato in un comune ad alta tensione abitativa e deve costituire l’abitazione principale del locatario;
- il contratto di locazione deve essere oggetto di riduzione del canone per tutto il 2021 o per parte di esso;
- la rinegoziazione dovrà essere comunicata all’Agenzia delle Entrate tramite modello RLI entro il 31 dicembre 2021 e dovrà decorrere da una data pari o successiva al 25 dicembre 2020.
Il provvedimento dà il via alla fase di presentazione della domanda, che potrà essere trasmessa in modalità telematica fino alla scadenza del 6 settembre 2021.
Nel modello di domanda per il bonus affitti bisognerà indicare il codice fiscale del locatore che richiede il contributo, l’IBAN del conto corrente intestato al richiedente così come i dati del contratto oggetto di rinegoziazione.
Bisognerà poi dare evidenza dell’importo del canone annuo prima e dopo la riduzione accordata all’inquilino e, si specifica, l’agevolazione spetterà esclusivamente se l’immobile è adibito ad abitazione principale del locatario.
La domanda dovrà essere presentata esclusivamente in modalità telematica e, all’interno dell’applicativo dell’Agenzia delle Entrate verranno precompilati i dati del contratto e della rinegoziazione comunicata mediante il modello RLI.
Sarà possibile comunicare anche riduzioni accordate “per il futuro”: si potranno indicare anche le rinegoziazioni successive alla data di presentazione della domanda e che si intende porre in essere entro il 31 dicembre 2021.
Bonus affitto, fondo perduto teorico fino a 1.200 euro: dopo il 31 dicembre 2021 il calcolo esatto
Dopo aver inviato domanda, sul sito dell’Agenzia delle Entrate si potrà visualizzare l’importo teorico massimo spettante, calcolato sulla base dei dati indicati nell’istanza.
Teoricamente, il bonus è pari al 50% della riduzione del canone accordata, fino ad un massimo di 1.200 euro per richiedente.
Un importo che tuttavia potrà essere rimodulato: una volta chiusa la finestra per le nuove domande, e quindi dopo il 6 settembre 2021, l’Agenzia delle Entrate renderà disponibile l’importo teorico massimo calcolato sulla base del numero di domande trasmesse e delle risorse disponibili, pari a 100 milioni di euro.
Qualora le risorse stanziate siano inferiori all’ammontare complessivo dei contributi desumibile dalle istanze validamente presentate, l’Agenzia delle entrate provvede al riparto proporzionale. In sostanza, il bonus affitto spettante potrà essere ridotto.
Dopo il 31 dicembre 2021 l’Agenzia delle Entrate effettuerà l’elaborazione delle
istanze che hanno ottenuto la prima ricevuta di presa in carico e per le quali non sia stata presentata istanza di rinuncia dopo la data del 6 settembre 2021.
Soltanto dopo il 31 dicembre 2021 si potrà però avere certezza dell’importo effettivamente spettante, che sarà accreditato sull’IBAN indicato nella domanda. Un’attesa lunga, che rischia di depotenziare l’effetto dell’agevolazione.
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