Scarica il bando per accedere al nuovo Bonus agricoltura con contributo a fondo perduto fino al 50%. C’è tempo fino al 15 febbraio per presentare l’istanza.
Nel complesso piano dei bonus agricoltura si inserisce il contributo a fondo perduto riconosciuto dalla Regione Campania per le aziende che investono in tecnologie di nuova generazione, nell’acquisto e nella costruzione di immobili e in beni immateriali. La spesa massima agevolabile è di 5 milioni di euro, ecco chi può accedere e il bando da scaricare.
Per le imprese vi è una buona notizia, infatti, rispetto al termine iniziale vi è un maggiore lasso di tempo per presentare l’istanza. Prorogata al 15 febbraio 2025 la scadenza del bando della Regione Campania per il bonus agricoltura con contributo a fondo perduto a copertura del 50% delle spese sostenute per gli investimenti in beni.
Istruzioni per ottenere questa importante agevolazione economica.
Aziende che possono accedere al contributo a fondo perduto fino al 50% degli investimenti
La Regione Campania ha stanziato un fondo da 35 milioni di euro diretto a finanziare l’intervento SRD13 finalizzato a promuovere la crescita economica delle aree rurali attraverso un’azione di rafforzamento della produttività, redditività e competitività sui mercati del comparto agricolo, agroalimentare e agroindustriale. I contributi a fondo perduto sono diretti alle aziende che si occupano di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli (esclusi i prodotti della pesca).
I contributi a fondo perduto mirano a coprire fino al 50% delle spese sostenute per gli investimenti nel limite di 5 milioni di euro per ogni soggetto richiedente. Possono accedere al contributo le imprese agroalimentari e agroindustriali, singole o associate, che operano nel settore della lavorazione e/o trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, ad esclusione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura. Le imprese devono risultare iscritte al Registro delle imprese della Camera di Commercio competente con codice ATECO 10, 11, 12.
Bonus agricoltura: quali spese sono coperte?
Gli investimenti ammessi al beneficio sono:
- costruzione, miglioramento, acquisto di beni immobili;
- acquisto di impianti, macchine e attrezzature nuove di fabbrica;
- investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili destinati all’autoconsumo strettamente connessi agli investimenti aziendali richiesti con il presente bando;
- programmi informatici, brevetti e licenze (beni immateriali).
Gli investimenti devono essere realizzati su immobili in possesso del richiedente, ovvero di cui quest’ultimo è proprietario o titolare di altro diritto reale coerente con la tipologia di operazione finanziata oppure titolare di diritto personale di godimento, con esclusione del comodato d’uso.
Sono previste diverse linee di intervento, si allega il bando per una maggiore chiarezza, le stesse possono avere limiti, ad esempio si può ottenere il contributo per l’acquisto di beni immobili da destinare a sede per la lavorazione e trasformazione dei prodotti, ma la spesa per tale acquisto non deve superare il 10% della spesa totale dell’investimento.
Nell’ambito dell’acquisto di macchinari deve trattarsi di beni che rispondono a finalità specifiche, ad esempio può trattarsi di beni che contribuiscono al risparmio idrico, macchinari innovativi che utilizzano le tecnologie del modello industria 4.0, impianti finalizzati alla produzione di energia da fonti rinnovabili nell’ambito dell’autoconsumo.
Sono ammissibili a finanziamento anche i servizi professionali di tipo interdisciplinare forniti da società o associazioni tra professionisti, le spese bancarie e legali, come parcelle per consulenze legali, parcelle notarili, spese per consulenza tecnica e finanziaria, spese per la tenuta del conto corrente dedicato, nonché le spese previste per le azioni informative e pubblicitarie.
Per quanto riguarda gli investimenti immateriali in prodotti informatici può trattarsi di programmi, software, piattaforme e-commerce. Nell’ambito di questa categoria, la spesa massima ammissibile al beneficio per l’acquisto di piattaforme e-commerce è di 30.000 euro.
Non sono ammissibili al contributo le spese sostenute antecedentemente al 1° gennaio 2023. Inoltre non sono ammissibili costruzioni di immobili a uso abitativo, acquisto di terreni non di pertinenza del nuovo immobile acquisito, acquisto di fabbricati destinati alla demolizione, riparazione di macchine e attrezzature. Non sono inoltre ammessi investimenti finanziati con leasing e manutenzione ordinaria dei beni.
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Condizioni e termini per presentare la domanda
Le domande potranno essere presentate entro il 15 febbraio 2025, il termine finale inizialmente previsto era fissato al 31 gennaio 2025. Al termine della presentazione delle domande sarà formata una graduatoria con punteggi attribuiti in base a diversi criteri, gli stessi possono essere verificati sul bando allegato in fondo all’articolo.
La domanda deve essere presentata telematicamente attraverso il SIAN, occorre però ricordare che possono essere vagliate le domande delle aziende il cui fascicolo aziendale elettronico risulti all’atto della presentazione costituito, aggiornato e validato. All’interno del bando è possibile prendere visione anche di tutta la documentazione necessaria da allegare all’istanza a pena di decadenza. Tra i documenti da allegare c’è il business plan.
In seguito all’ammissione deve essere presentata la domanda di pagamento. Il beneficiario è obbligato, entro 90 giorni dalla data di concessione (DICA), a comunicare via PEC alla UOD (Unità Operativa Dipartimentale) competente l’avvio dei lavori e le coordinate del conto corrente bancario o postale dedicato alla gestione dei movimenti finanziari afferenti alla realizzazione del progetto.
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