Comodato d’uso gratuito, come si registra. Tutte le novità

Nadia Pascale

2 Agosto 2024 - 12:08

Come si registra un contratto di comodato d’uso gratuito? Oggi è possibile farlo comodamente da casa, basta un computer o altro dispsitivo per farlo in poco tempo.

Comodato d’uso gratuito, come si registra. Tutte le novità

Come si registra un contratto di comodato d’uso gratuito?

Il comodato d’uso è un contratto attraverso il quale una parte, definita comodante, consegna all’altra, comodatario, un bene mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire lo stesso bene ricevuto (art. 1803 del c.c.).

Il comodato d’uso per sua natura è gratuito.
In teoria il contratto di comodato può essere concluso anche senza formalità alcuna, ma affinché si possano ottenere vantaggi fiscali derivanti dal contratto di comodato su beni immobili, è bene effettuare la registrazione del contratto di comodato.

Il comodatario in generale non ha diritto al rimborso delle spese sostenute per servirsi del bene, ma può chiedere di essere rimborsato delle spese straordinarie sostenute, ma solo se queste erano necessarie e urgenti.

In passato la procedura era piuttosto complicata, ora è possibile fare tutto comodamente online attraverso il RAP, Registrazione Atti Privati.

Vediamo ora come effettuare la registrazione del comodato d’uso con i servizi online RAP.

Come registrare un contratto di comodato d’uso gratuito?

Il servizio RAP, Registrazione Atti Privati, può essere usato per registrare i contratti di comodato d’uso e i contratti preliminari di compravendita. Il servizio è disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia, basta scrivere “atti” nel campo “Cerca il servizio”.

Come si accede all’area riservata?
La risposta è molto semplice, per i privati basta avere un codice Spid, Cie o Cns. I professionisti, ad esempio intermediari, possono accedere con le credenziali Entratel o Fisconline.

Effettuato l’accesso, è necessario inserire tutte le informazioni sul contratto da registrare. Forniamo qui una copia in modo da visionare i documenti e le informazioni da avere a portata di mano per procedere alla registrazione. Elenchiamo per comodità i principali, cioè le generalità delle parti, comodante e comodatario, tipo di contratto, dati dell’immobile.

Modello RAP
Modello RAP

Dopo aver inserito tutte le informazioni necessarie (tipologia di contratto, dati delle parti e dei beni immobili oggetto del contratto), la procedura calcola le imposte (registro e/o bollo) e permette di versarle contestualmente tramite addebito su conto corrente.

L’atto da registrare deve essere allegato (si effettua una semplice scansione dell’atto e si allega). L’atto però non deve essere scritto a mano.

Al termine della registrazione dell’atto di comodato d’uso si riceve l’esito della procedura. Se la stessa non è andata a buon fine viene comunicato lo scarto della domanda e indicata la motivazione. A questo punto si può procedere a una nuova registrazione, si può chiedere assistenza oppure è possibile recarsi, previo appuntamento, presso una sede territoriale dell’Agenzia.

Come registrare il comodato d’uso presso le sedi territoriali?

Presso le sedi fisiche è necessario avere con sé:

  • due originali del contratto di comodato, oppure un originale e una copia, il funzionario in questo modo può accertare che trattasi di copia conforme all’originale;
  • il modello RAP compilato (si può stampare quello qui fornito);
  • marche da bollo (contrassegni telematici), con data non successiva a quella della stipula, da applicare su ogni copia del contratto da registrare. L’importo del bollo deve essere di 16 euro ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe;
  • ricevuta del pagamento dell’imposta di registro.

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