Bonus bancomat 2020, rimborso fino a 2.000 euro sul conto corrente

Rosaria Imparato

03/07/2020

Si torna a parlare di bonus bancomat, una sorta di premio per chi paga con moneta elettronica: si tratta di un rimborso, direttamente sul conto corrente, che può arrivare fino a 2.000 euro.

Bonus bancomat, il premio per chi paga tramite pagamenti tracciabili torna in auge: era partito come misura per la lotta all’evasione fiscale nella Legge di Bilancio, ma non è diventato realtà a causa dell’emergenza sanitaria.

Il decreto attuativo del Ministero dell’Economia, con le modalità di erogazione del rimborso, così come i criteri per l’attribuzione, era atteso entro il 30 aprile 2020, ma la pandemia di coronavirus ha cambiato le carte in tavola.

Ora, con il decreto Rilancio in fase di conversione in legge, si torna a parlare del meccanismo del cashback come una delle misure possibili.

Ne ha parlato proprio il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri durante un’intervista rilasciata ad Agorà su Rai 3. Ma come funziona questo bonus bancomat, o bonus digitale?

Si tratta di un’agevolazione fiscale per chi predilige i pagamenti tracciabili: chi paga con carta o bancomat ha diritto a un rimborso, direttamente sul proprio conto corrente, fino a un massimo di 2.000 euro.

L’incentivo ai pagamenti elettronici andrebbe a incrementare il piano cashless, iniziato dal decreto Fiscale 2020 e che prevede il limite per i pagamenti in contante entrato in vigore il 1° luglio.

Oltre al nuovo limite contanti, però, gli incentivi ai pagamenti tracciabili previsti dal Decreto n. 124/2019 sono stati cancellati, come le sanzioni per i commercianti senza POS, mentre la lotteria degli scontrini è stata rinviata al 2021.

Basterà il bonus bancomat 2020 come misura antievasione?

Bonus bancomat 2020, rimborso fino 2.000 euro sul conto corrente

Il bonus bancomat doveva essere una delle novità assolute della Legge di Bilancio 2020: l’obiettivo del Governo era quello di stimolare i pagamenti elettronici, e per incentivare i contribuenti a usare carta e bancomat.

Questo bonus è stato pensato come una rimodulazione del super bonus della Befana, e nella sua formulazione originale era destinato alle persone fisiche ((non imprese o Partite IVA all’interno del regime forfettario).

Il rimborso arriverebbe direttamente sul conto corrente del contribuente seguendo il meccanismo del cashback, ovvero restituendo una percentuale dei pagamenti elettronici effettuati fino ad un massimo di 2.000 euro.

Le risorse stanziate per il bonus bancomat nella Legge di Bilancio ammontavano a 3 miliardi di euro, per gli anni 2021 e 2022.

Anche per il bonus befana erano stati stanziati 3 miliardi di euro, risorse che poi sono state “risucchiate” dal DL Rilancio: che vengano utilizzate proprio per dar vita al bonus bancomat?

Bonus bancomat 2020: basterà come incentivo antievasione?

Il bonus bancomat 2020 va senza dubbio inserito tra gli incentivi antievasione studiati dal Governo.

Anche il Decreto n. 124/2019, collegato alla Legge di Bilancio, ha previsto varie misure per il cosiddetto piano “Italia cashless”.

Dal 1° luglio è entrato in vigore il nuovo limite sul contante, ovvero 2.000 euro.

La soglia massima verrà ulteriormente abbassata a 1.000 euro a partire dal 1° gennaio 2022.

Gli altri incentivi a usare pagamenti tracciabili sono saltati tra un emendamento e l’altro al Decreto Fiscale, come la cancellazione delle sanzioni per i commercianti senza POS.

Sono state eliminate anche le sanzioni per i commercianti che non accettano il codice lotteria dei clienti, impedendo loro di partecipare alla nuova riffa di Stato (il cui inizio, lo ricordiamo, è slittato al 1° gennaio 2021).

Il punto è sempre lo stesso, è un cane che si morde la coda: anche se incentivare i pagamenti elettronici è una svolta positiva nella lotta all’evasione fiscale, non serve a molto se poi gli esercenti non sono obbligati ad avere il POS, e quindi ad accettare pagamenti tracciabili.

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