Durante il terzo Forum dei commercialisti organizzato da ItaliaOggi a Milano, il professor Tremonti ha parlato delle riforme fiscali messe in atto dal Governo, in particolare del bonus befana: per lui altro non è che un modo per aumentare i controlli sui contribuenti.
Bonus befana, nuovo strumento di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ad affermarlo è il Professor Tremonti.
Oggi 13 gennaio ha inizio il terzo Forum dei commercialisti organizzato da ItaliaOggi a Milano, e che andrà avanti fino a mercoledì 15.
Money.it sta seguendo l’evento in diretta per tenere sempre aggiornati i suoi lettori con approfondimenti sui temi trattati.
Durante la prima giornata del convegno “I professionisti davanti alle sfide dell’economia digitale” è intervenuto anche il professore Giulio Tremonti, ex Ministro dell’Economia e delle Finanze del Governo Berlusconi.
ll professor Tremonti si è soffermato in particolar modo sulla Legge di Bilancio 2020 e sulle novità fiscali che la manovra ha introdotto quest’anno, come le detrazioni fiscali del bonus befana.
Il bonus che promette un rimborso da 2.000 euro non è altro, per Tremonti, un modo per aumentare i controlli sui contribuenti attraverso l’uso di carta e bancomat.
Bonus befana 2020, Tremonti: più controlli per i contribuenti
L’intervento del Professor Tremonti durante il Forum dei Commercialisti che si sta tenendo in queste ore presso l’hotel Melià di Milano ha toccato vari temi.
In particolare, l’ex Ministro dell’Economia si è soffermato sulle novità introdotte dalla Legge di Bilancio.
Ricordiamo che il bonus befana è stato inserito in Manovra come incentivo ai pagamenti tracciabili, in modo da completare il piano “Italia cashless” previsto dal decreto fiscale.
Secondo il Presidente del Consiglio Conte, si potrebbe arrivare fino a 2.000 euro di rimborso per le spese abitualmente effettuate tramite carta o bancomat.
Tremonti definisce il bonus befana «pittoresco», visto che sarà usato un algoritmo che controlla gli acquisti del contribuente, e più che un “gratta e vinci” sarà un “gratta e fuggi”.
Questo perché, grazie all’uso della moneta elettronica, i contribuenti saranno più esposti ai controlli dell’Agenzia delle Entrate.
L’intervento di Tremonti sulle riforme fiscali
Il professor Tremonti si è mostrato molto critico nei confronti della manovra e delle sue novità, anche e soprattutto l’aumento delle sanzioni.
In realtà non è proprio così, visto che l’emendamento al Decreto Fiscale che prevedeva la doppia sanzione, a partire dal 1° luglio 2020, in caso di mancata accettazione del pagamento tramite carta o bancomat di qualsiasi importo è stato eliminato.
Secondo ItaliaOggi stanno arrivando 135 novità fiscali dal contenuto estremamente variegato, come ravvedimenti di sistema e tentativi di riforma.
Per l’ex Ministro dell’Economia e delle Finanze le riforme fiscali sono “sostanzialmente riforme costituzionali”, che vanno fatte nel momento in cui il Governo dispone di una vasta base di consenso.
In realtà, continua Tremonti, anche a “colpi di maggioranza” è difficile modificare i sistema fiscale.
Da questo punto di vista, la tassa sulle auto aziendali è stata una mossa policamente suicida, perché prima è stata proposta e poi ritirata: non è questo il modo per mantenere la credibilità nei confronti degli elettori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti