Bonus benzina approvato ma non ancora arrivato: cosa manca per l’accredito dei soldi.
È atteso nelle prossime settimane il decreto attuativo che renderà operativo il nuovo bonus benzina introdotto dal recente decreto Energia (decreto n. 131 del 29 settembre 2023), oltre a dare il via libera alla liquidazione delle somme.
Dalle ultime indiscrezioni raccolte, infatti, sembra non siano ancora maturi i tempi per far sì che il nuovo contributo - che poi di fatto non è un vero e proprio “bonus benzina” visto che potrà essere utilizzato anche per altri scopi - venga riconosciuto agli aventi diritto, ossia le famiglie che hanno ricevuto la Carta Dedicata a te e l’hanno correttamente attivata entro la scadenza del 15 settembre.
Anche perché molto probabilmente si attenderà la conclusione della fase di monitoraggio con cui Poste Italiane valuterà quanti sono effettivamente gli utilizzatori della carta, dato che verrà poi comunicato all’Inps che a sua volta accerterà se ci sono ancora delle risorse a disposizione.
Cos’è il bonus benzina e a chi spetta
Chi sperava nell’arrivo di un vero e proprio bonus benzina è rimasto deluso nello scoprire che la misura annunciata dal governo non è altro che un nuovo pagamento riconosciuto in favore dei nuclei familiari che tra luglio e agosto hanno ricevuto la Carta Dedicata a te ricaricata con 382,50 euro da spendere per l’acquisto di beni alimentari.
Con il decreto Energia, infatti, non è stato introdotto un bonus benzina ma è stato solamente incrementato il fondo a disposizione per il riconoscimento della suddetta Carta che è passato da 500 a 600 milioni di euro, con un disavanzo di 100 milioni di euro da distribuire tra gli attuali beneficiari. Allo stesso tempo viene consentito di utilizzare lo strumento anche per acquistare carburante, come pure abbonamenti ai mezzi pubblici di trasporto.
Non va quindi confuso con il bonus benzina che invece può essere riconosciuto al lavoratore, i 200 euro detassati con i quali le aziende possono rimborsare i costi sostenuti dal dipendente per l’acquisto di carburante.
Quanto spetta di bonus benzina
Come anticipato, il decreto Energia ha stanziato altri 100 milioni di euro in favore della Carta Dedicata a te, somma che se suddivisa tra 1 milione e 300 mila famiglie (i nuclei che sono risultati destinatari del sostegno) equivale a circa 77 euro.
Tuttavia, non è detto che tutte le famiglie destinatarie del beneficio abbiano ritirato la Carta, così come potrebbe essere che non l’abbiano attivata entro la scadenza del 15 settembre perdendo così il diritto al beneficio.
I percettori attuali della Carta Dedicata a te potrebbero quindi essere meno di quelli inizialmente previsti, il che vorrebbe dire che i 100 milioni di euro andrebbero suddivisi tra meno persone con l’importo che quindi sarebbe maggiore.
Quando arriva il bonus benzina
Per l’arrivo del bonus benzina, ossia per la nuova ricarica sulla Carta dedicata a te, bisognerà attendere l’approvazione del decreto attuativo del ministro delle Imprese e del made in Italy, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze e del ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, in programma entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto Energia.
Di fatto c’è tempo fino al 30 ottobre 2023, ma va detto che non si tratta di una scadenza inderogabile: non succederà nulla, quindi, se l’approvazione dovesse arrivare successivamente.
Per i motivi sopra indicati, la sensazione è che per l’approvazione del decreto si attende di fare chiarezza su quanti sono davvero gli attuali beneficiari, così da capire anche se oltre ai 100 milioni di euro stanziati ci sono altre risorse residue utili per incrementare il valore della nuova ricarica. D’altronde è lo stesso provvedimento che ha introdotto la Carta Dedicata a te a non escludere una nuova ricarica nel caso in cui dovessero risultare dei fondi non spesi al termine della fase di monitoraggio.
Anche per il bonus trasporti bisogna attendere il decreto
Ricordiamo che il decreto attuativo è necessario non solo per sbloccare l’arrivo del nuovo pagamento ma anche per il via libera alla possibilità che tutte le somme a disposizione sulla carta possano essere spese non solo in favore dell’acquisto dei beni di genere alimentare (tra quelli indicati nell’elenco del ministero dell’Agricoltura) ma anche per carburanti e abbonamenti per il trasporto pubblico.
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