Bonus bollette in busta paga, 3.000 euro anche nel 2023 ma solo per questi dipendenti

Alessandro Nuzzo

04/05/2023

Confermato nel decreto lavoro la possibilità per le aziende private di erogare contributi ai propri dipendenti per aiutarli nel pagamento delle bollette. Ma non per tutti.

Bonus bollette in busta paga, 3.000 euro anche nel 2023 ma solo per questi dipendenti

Negli ultimi mesi sono state messe in atto diverse soluzioni per dare una mano alle famiglie italiane alle prese con il caro bollette. Anche se rispetto allo scorso anno la situazione è migliorata, alcune misure sono state confermate. Come ad esempio il bonus bollette che le aziende private possono erogare a favore dei propri lavoratori dipendenti come misura di welfare aziendale. Come già stabilito per gli ultimi mesi dello scorso anno, anche nel recente decreto lavoro approvato, il Governo ha innalzato la cifra che le aziende possono erogare per il pagamento delle bollette dei dipendenti da 258 euro a 3.000 euro.

Una grande opportunità che hanno le aziende private di dare una mano alle famiglie dei lavoratori alle prese con il caro bollette. Attenzione però perché non tutti possono usufruire del beneficio. Vediamo i requisiti.

Bonus bollette, 3.000 euro solo per i lavoratori con figli

Il decreto lavoro ha confermato l’innalzamento a 3.000 euro del limite concesso alle aziende private per erogare dei contributi a favore dei propri dipendenti finalizzati a pagare le utenze domestiche e di inserirli tra le somme previste dal programma del welfare aziendale. Attenzione però perché il limite riguarda solo i lavoratori dipendenti con figli.

Si tratta di un bonus che possono erogare solo le aziende private ai propri dipendenti, quindi la misura esclude quelli della Pubblica Amministrazione. Il bonus punta a dare una mano alle famiglie per il pagamento delle bollette. Il bonus erogato non è tassato così come le aziende possono totalmente dedurre i costi dal proprio reddito.

Quali bollette si possono pagare

Per quanto riguarda il pagamento delle bollette, i destinatari del bonus sono immobili ad uso abitativo del dipendente, coniuge o dei suoi familiari a prescindere se negli stessi abbiano stabilito residenza o domicilio. Rientrano tra le utenze agevolabili per i dipendenti anche quelle per uso domestico intestate al condominio, che vengono ripartite fra i condomini e quelle intestate al locatore se nel contratto di locazione è prevista espressamente una forma di addebito non forfettario a carico del locatario.

Come ottenerlo

Non c’è bisogno di alcune richiesta specifica all’azienda per ottenere il bonus. È l’azienda stessa che decide se erogarlo o meno scegliendo anche liberamente le persone a cui erogarlo. Trattandosi di una forma di welfare aziendale, l’azienda privata non ha alcun obbligo da rispettare se non quello della soglia di 3.000 euro che è quella massima di spese detraibili dal reddito. Può anche elargire benefit superiori che verranno tassati regolarmente.

Per poter attestare gli effettivi pagamenti l’azienda deve acquisire e conservare la documentazione per giustificare la somma spesa in modo da mostrare che rientri nel limite imposto dalla legge. In alternativa il datore di lavoro può chiedere al dipendente la presentazione di un’autocertificazione con cui attesta il possesso della documentazione che prova il pagamento delle utenze domestiche allegando nel documento anche i relativi estremi di pagamento come intestatario della fattura e numero.

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