Il DL Sostegni bis prevede un bonus a fondo perduto per centri sportivi e piscine: vediamo chi può richiederlo.
Tra le novità del DL Sostegni bis c’è un bonus a fondo perduto per centri sportivi e piscine.
L’obiettivo è sostenere il settore sportivo, che è stato particolarmente colpito dalle chiusure forzate e dalle restrizioni per il contenimento del contagio.
Bisogna essere in possesso di requisiti ben precisi per ottenere il contributo a fondo perduto: vediamo quali sono, in attesa della conversione in legge del Dl Sostegni bis (che deve avvenire entro il 24 luglio).
Bonus centri sportivi e piscine a fondo perduto: chi può richiederlo?
L’articolo 10-bis del DL Sostegni bis prevede “Ulteriori misure di sostegno per il settore sportivo”, destinato alle associazioni e alle società sportive iscritte nel registro del Comitato olimpico nazionale italiano e affiliate a:
- federazioni sportive nazionali;
- alle discipline sportive associate;
- agli enti di promozione sportiva.
Tali soggetti devono avere per oggetto sociale anche la gestione di impianti sportivi e, in particolare, di piscine.
Fondo perduto per centri sportivi e piscine: regole in un decreto MEF
Il platfond stanziato per i contributi a fondo perduto è pari a 30 milioni di euro per il 2021.
Le spese per cui centri sportivi e piscine verranno rimborsati sono quelle sostenute tra il 1° marzo 2020 fino alla fine dello stato d’emergenza per la gestione e la manutenzione di:
- impianti natatori, anche polivalenti, il cui utilizzo è stato impedito o limitato dalle disposizioni in materia di accesso alle strutture sportive;
- alle piscine e ai corsi e alle attività sportive a seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID19.
A stabilire i criteri per l’accesso al contributo e le modalità di erogazione sarà un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Sostegni bis.
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