Decreto Agosto: confermati i bonus da 600 e 1.000 euro, saranno erogati per altre due mensilità. Ma attenzione agli esclusi.
Bonus 600 e 1.000 euro, nel Decreto Agosto dovrebbe esserci il rinnovo per altre due mensilità, ovvero per giugno e luglio, delle indennità una tantum erogate per far fronte alla crisi economica scatenatasi a causa del COVID-19.
Tuttavia, questa volta non andrà come con il Decreto Rilancio, quando nella maggior parte dei casi i nuovi bonus furono erogati a tutti coloro che lo avevano già ricevuto a marzo. Anzi, tra coloro che hanno beneficiato dei bonus da 600 e 1.000 euro nei mesi scorsi ci saranno molti esclusi ai quali non verrà erogato alcun bonus.
D’altronde, per il Decreto Agosto sono stati stanziati 25 miliardi di euro, meno della metà di quanto previsto per il Decreto Rilancio; questo significa che è necessario ridurre la platea dei beneficiari dei nuovi bonus, limitandosi a coloro che ne hanno davvero necessità. Perché va detto che nel frattempo molti settori sono ripartiti e che per coloro che erano stati penalizzati dal lockdown sono tornati a guadagnare come, o quasi, nel pre-emergenza sanitaria.
Per questo motivo nella prima bozza del Decreto Agosto si legge di requisiti più stringenti, con l’esclusione di diverse categorie beneficiarie dei bonus 600 e 1.000 euro nei mesi scorsi dalla platea dei percettori delle nuove indennità.
Bonus stagionali per giugno e luglio: chi viene escluso
Per i lavoratori stagionali del settore turismo e stabilimenti termali il nuovo Decreto Agosto dovrebbe prevedere un nuovo bonus, dell’importo di 1.000,00€, da erogare per le mensilità di giugno e luglio.
I requisiti sono gli stessi rispetto a quanto previsto dai precedenti decreti: come prima cosa, quindi, bisogna aver cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020. Questi, inoltre, non devono essere né titolari di pensione, né di NASpI, né tantomeno di un rapporto di lavoro dipendente.
Quindi, tutti coloro che con la ripresa dell’attività turistica sono riusciti ad ottenere un nuovo impiego sono esclusi dalla possibilità di beneficiare dei nuovi bonus.
Il bonus viene rinnovato per altre due mensilità, ma in tal caso l’importo è di 600,00€, anche per i lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1°gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo.
Bonus 600 euro Decreto Agosto: esclusi lavoratori autonomi e liberi professionisti
Nel nuovo Decreto Agosto non si legge di bonus in favore dei lavoratori autonomi con P.IVA e dei liberi professionisti. Per questi l’ultimo bonus erogato a maggio era di 1.000,00€, spettante però solamente a coloro che nel secondo bimestre del 2020 (rispetto a quello del 2019) hanno subito una contrazione del reddito di almeno il 33%.
A giugno e luglio, invece, il bonus - di 600,00€ - spetterà solamente ai lavoratori autonomi privi di partita IVA e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, purché nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 29 febbraio 2020 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del Codice Civile e che non abbiano un contratto in essere alla data di entrata in vigore del presente decreto. Gli stessi, per tali contratti, devono essere già iscritti alla data del 17 marzo-febbraio 2020 alla Gestione separata.
Bonus giugno e luglio: gli altri esclusi
Non sembra essere previsto alcun bonus neppure per i titolari di Co.Co.Co. né tantomeno a coloro ai quali sia cessata una collaborazione nei mesi scorsi. Ricordiamo che ai Co.Co.Co. è spettato sia il bonus marzo che quello erogato per aprile, mentre per maggio questo è riconosciuto solamente a coloro con collaborazione in scadenza entro la fine dell’anno.
Non ci sarà un bonus giugno e luglio neppure per gli operai agricoli; dovrebbe essere rinnovata, invece, per i lavoratori dello spettacolo e per gli incaricati alle vendite a domicilio.
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