Per avere lo sconto del 50% Imu bisogna presentare domanda entro la scadenza del 28 febbraio: ecco come funziona e chi spetta la riduzione dell’imposta.
La domanda per avere il bonus Imu si può presentare entro il 28 febbraio 2023: la scadenza, quindi, è dietro l’angolo. Ma come funziona il bonus Imu e a chi spetta? Si tratta dello sconto del 50% sull’Imu dovuta.
Le istruzioni per accedere al credito d’imposta dedicato alle imprese del turismo si trovano nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 16 settembre 2022, che definisce i criteri e le modalità di fruizione dell’agevolazione introdotta dal Dl n.21/2022, e approva il modello di autodichiarazione da trasmettere alle Entrate dal 28 settembre 2022 al 28 febbraio 2023.
Vediamo a chi spetta lo sconto Imu del 50%, come funziona e le scadenze da rispettare.
Bonus Imu: a chi spetta lo sconto del 50%
Il bonus Imu è un credito d’imposta pari al 50% dell’importo versato come seconda rata del 2021. L’agevolazione riguarda le imprese del turismo, in particolare gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2. Sono compresi, quindi, agriturismo, le imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta, quelle del comparto fieristico e congressuale, i complessi termali e i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici.
Per poter accedere al credito d’imposta è fondamentale che i proprietari siano anche gestori dell’attività. Tra i requisiti c’è anche:
- una riduzione del fatturato e dei corrispettivi di almeno il 50% nel secondo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019;
- l’impresa non deve risultare in difficoltà economica alla data del 31 dicembre 2019;
- se invece si tratta di una piccola o microimpresa, non deve avere a suo carico procedure concorsuali per insolvenza.
Nei casi di crediti d’imposta superiori a 150mila euro, spiega il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 16 settembre, i crediti saranno fruibili in seguito alle verifiche previste dal Codice delle leggi antimafia (Dlgs. n. 159/2011) e alla comunicazione dell’autorizzazione all’utilizzo.
Come funziona il bonus Imu: le istruzioni per l’autodichiarazione
Per fruire del bonus bisogna comunicare alle Entrate, tramite i canali telematici dell’Agenzia, un’autodichiarazione attestante il possesso dei requisiti e il rispetto delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea «Temporary Framework».
Il credito d’imposta va usato esclusivamente in compensazione, tramite F24, a partire dal giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta di presentazione del modello. Per i crediti superiori a 150mila euro la fruizione è subordinata alle verifiche antimafia (Dlgs n. 159/2011). In caso di dati incompleti l’Agenzia richiederà l’integrazione delle informazioni.
Domanda bonus Imu in scadenza il 28 febbraio 2023
L’autodichiarazione va inviata tramite i canali telematici dell’Agenzia, direttamente dal contribuente oppure da un intermediario abilitato dal 28 settembre 2022 al 28 febbraio 2023.
Come sottolineato dalle istruzioni, entro 5 giorni dall’invio l’Agenzia rilascerà una ricevuta di presa in carico o ne comunicherà lo scarto, indicandone le motivazioni. Entro 10 giorni dall’invio, invece, l’Agenzia rilascerà una seconda ricevuta per comunicare ai richiedenti il riconoscimento - o il mancato riconoscimento - del credito d’imposta, ad esempio nel caso in cui il richiedente non sia titolare di una partita Iva attiva alla data di entrata in vigore del Dl n. 21/2022. Una volta ricevuto l’ok, a partire dal giorno successivo il contribuente potrà utilizzare il credito d’imposta in compensazione tramite modello F24.
© RIPRODUZIONE RISERVATA