Bonus in busta paga: classifica delle aziende private più generose

Claudia Cervi

06/10/2022

Contro gli aumenti di bollette, carburante e alimenti le aziende private stanno offrendo bonus e premi in busta paga ai propri dipendenti. Ecco la classifica di quelle più generose.

Bonus in busta paga: classifica delle aziende private più generose

Molti italiani possono contare su bonus in busta paga, in aggiunta a quelli previsti dal Governo. Si moltiplicano infatti le iniziative di aziende private che offrono bonus e premi per far fronte alle difficoltà dei propri dipendenti dovute agli aumenti di bollette, carburante e alimenti.

Non si tratta di mera filantropia ma della possibilità di usufruire dei vantaggi fiscali previsti dal decreto Aiuti bis, ossia della detassazione per le aziende che erogano i bonus e dell’aumento della soglia di esenzione per i lavoratori che passa da 258,32 euro a 600 euro.

Vediamo allora in questo approfondimento la classifica delle aziende più generose nell’ambito del welfare aziendale.

Bonus in busta paga dalle aziende private: cosa prevede la legge

Il dl n.115/2022 (cd. Decreto Aiuti bis), convertito in Legge n. 142 del 2022, ha introdotto importanti misure fiscali in materia di reddito di lavoro dipendente, con l’obiettivo di sostenere i consumi e far fronte al caro-vita.

Nello specifico, l’art. 12 del Decreto prevede che «limitatamente al periodo d’imposta 2022 (...), non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di euro 600».

Oltre ad alzare il limite di esenzione a 600 euro, la norma, in deroga a quanto previsto dall’art. 51, comma 3 TUIR, considera «utilità esenti» anche le somme di denaro e non più solo fringe benefit in natura.

La cifra erogata dalle aziende può essere utilizzata anche per pagare le utenze domestiche di acqua, luce e gas ed è cumulabile con il bonus carburante, previsto dall’art.2 del dl 21/2022 (Decreto Aiuti), per una soglia di esenzione complessiva di 800 euro.

Bonus in busta paga: classifica delle aziende private più generose

La previsione normativa ha favorito le iniziative di aziende private per far fronte al repentino aumento del costo della vita per i lavoratori.
La norma si rivolge infatti a tutti i datori di lavoro che svolgono un’attività commerciale, un’arte o una professione e gli enti non commerciali. Le prime aziende a muoversi sono stata quelle con le maggiori possibilità economiche, molte delle quali appartengono al settore metalmeccanico e dell’industria.

I bonus delle grandi aziende

Tra le grandi aziende che hanno aderito all’iniziativa troviamo Brembo, Intesa Sanpaolo, Radici e Valentino.

Brembo, società leader nello sviluppo e nella produzione di impianti frenanti per veicoli, ha deciso di riconoscere ai propri dipendenti in Italia un premio straordinario di 1.000 euro lordi per contrastare l’aggravarsi del contesto macroeconomico italiano.

“In una fase in cui nel nostro paese il forte aumento del costo della vita sta incidendo in modo importante sul bilancio delle persone e delle famiglie, abbiamo voluto dare un segnale concreto a tutti i nostri collaboratori” ha dichiarato il presidente esecutivo della società.

Intesa Sanpaolo ha stanziato un totale di 48 milioni di euro per aiutare i dipendenti ad affrontare i rincari di beni alimentari ed energetici. La banca ha previsto un bonus da 500 euro per ognuno dei 82.000 dipendenti del gruppo, sia in Italia che all’estero.

“In un passaggio difficile con la capacità di spesa intaccata dai rialzi inflattivi, abbiamo voluto dare un segno di attenzione e di vicinanza, un sostegno concreto che mettiamo a disposizione delle nostre persone e delle loro famiglie”, ha commentato in un comunicato Carlo Messina, ad di Intesa Sanpaolo.

La multinazionale bergamasca RadiciGroup ha messo a budget 2 milioni di euro per versare un contributo di 1.000 euro lordi una tantum ai circa 1.500 addetti delle sedi italiane in forza nel mese di maggio 2022.

"Si tratta di un’azione pensata per contribuire in maniera attiva a sostenere i nostri collaboratori in questa congiuntura economica che ha visto un aggravio delle spese in ogni bilancio familiare, soprattutto in Italia, uno dei Paesi che negli ultimi mesi è stato maggiormente impattato dagli aumenti dei costi energetici,” hanno commentato Angelo, Maurizio e Paolo Radici, azionisti di RadiciGroup.

Valentino ha stabilito di riconoscere la 14esima mensilità a tutti i 2.000 dipendenti in tutta Italia.

I bonus delle aziende più piccole

Sono tantissime anche le piccole medie imprese che hanno messo o stanno mettendo in capo risorse per sostenere i propri dipendenti e le loro famiglie:

  • Frittelli Maritime Group erogherà circa 1.800 euro lordi di contributo straordinario ai propri dipendenti;
  • il produttore di forni Unox ha aumentato di 1.000 euro lordi lo stipendio lordo annuo dei 700 dipendenti;
  • la stamperia lombarda Carcano ha previsto un budget di 100.000 euro da dividere tra i 120 lavoratori (quindi 500 euro ciascuno);
  • Acqua Sant’Anna ha riconosciuto una mensilità aggiuntiva ai suoi 200 dipendenti;
  • la Trafilspec ITS di Castelmarte ha predisposto un premio da 1.000 euro a dipendente;
  • la società bolognese Atlante ha erogato ai suoi 90 dipendenti un “bonus anti-inflazione” pari a 458 euro;
  • TreCuori, società di welfare aziendale, ha introdotto un “bonus caro-vita” da 1.200 euro e un “bonus carburante” variabile da 200 a 800 euro per i suoi 50 dipendenti.

Molte altre PMI hanno scelto la strada del welfare aziendale per supportare i propri collaboratori con fringe benefit e voucher welfare.

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