È tempo di attribuzione del bonus merito 2020: ad oggi, però, non sono ancora chiari i criteri di assegnazione.
Bonus merito 2020; per gli insegnanti è tempo di riceverlo, ma ad oggi - come fatto notare da OrizzonteScuola.it - non c’è ancora chiarezza su quali saranno i criteri con cui sarà assegnato il contributo, né tantomeno su quali saranno i soggetti interessati.
Questo perché non è chiaro se i nuovi criteri per l’assegnazione del bonus merito introdotti dall’ultima Legge di Bilancio si applicano già per l’anno scolastico in corso oppure se solo dal prossimo anno (per il quale, nel frattempo, si discute della possibilità di prevedere un bonus per gli insegnanti alle prese con i corsi di recupero dal 1° settembre 2020).
A tal proposito è stato chiesto mesi fa un parere alla Funzione Pubblica a riguardo, che tuttavia non è ancora arrivato. Ad oggi, e il che è paradossale, non sappiamo ancora quali saranno i criteri utilizzati per l’attribuzione del bonus merito.
A tal proposito facciamo chiarezza su cosa è cambiato con la Legge di Bilancio 2020 e su cosa invece era previsto in via originaria dalla normativa.
Bonus merito: come veniva attribuito prima della Legge di Bilancio 2020
Il bonus merito insegnanti è stato istituito dalla cosiddetta Buona Scuola, nella quale si legge che:
“Per la valorizzazione del merito del personale docente è istituito presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca un apposito fondo, ripartito a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alla dotazione organica dei docenti”.
Per l’attribuzione di questo bonus lo Stato stanzia ogni anno 200 milioni di euro, i quali vengono distribuiti tra le scuole che a loro volta lo attribuiscono per premiare i docenti che più si sono contraddistinti durante l’anno scolastico per la loro professionalità nelle attività di insegnamento (o funzionali allo stesso), per il bene della comunità scolastica.
Nel dettaglio, spetta al Comitato di valutazione stabilire i criteri per l’attribuzione del suddetto bonus, tenendo conto dei seguenti fattori:
- qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché’ del successo formativo e scolastico degli studenti;
- risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché’ della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;
- delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.
Criteri che quindi sono oggetto di contrattazione integrativa d’istituto. Per l’attribuzione del bonus, invece, si segue il seguente iter:
- il Dirigente Scolastico, verso la fine dell’anno scolastico, attua una determina dirigenziale nel quale si fa riferimento ai criteri utilizzati per l’attribuzione del bonus;
- raccolta delle candidature;
- valutazione da parte del DS sulla base del decreto suddetto;
- assegnazione del bonus premiale con annessa comunicazione individuale e pubblica (presso la sezione amministrazione trasparente).
Questo l’iter per l’attribuzione del bonus merito prima dell’approvazione della Legge di Bilancio 2020 con la quale, come vedremo di seguito, sono state apportate delle novità molto importanti.
Bonus merito: come cambia l’attribuzione con la Legge di Bilancio 2020
Con la Legge di Bilancio di quest’anno il bonus merito insegnanti è stato a dir poco stravolto, tant’è che c’è chi ha persino parlato di una sua cancellazione. In realtà il bonus merito esiste ancora, ma non come lo conoscevamo prima dell’approvazione della suddetta Legge di Bilancio: questa, infatti, ha previsto che le risorse a disposizione siano oggetto di contrattazione collettiva e per questo siano destinate a tutto il personale scolastico, compresi gli ATA e il personale non di ruolo con supplenza annuale o fino al termine delle attività didattiche.
Il fondo per il bonus merito, quindi, confluisce nel cosiddetto FMOF (Fondo per il Miglioramento dell’Offerta formativa) e di conseguenza nel Fondo d’Istituto (FIS) e sarà oggetto di contrattazione integrativa. Il problema, come anticipato, è che non sappiamo se sarà così già per l’a.s. 2019-2020 oppure se le suddette disposizioni si applicheranno solo dal prossimo anno.
Bonus merito 2020: quali criteri si applicano?
La Legge di Bilancio 2020 è in vigore dal 1° gennaio 2020; a quella data, però, le contrattazioni di istituto per l’a.s. 2019-2020 erano già concluse, in quanto queste vengono avviate il 15 settembre per finire il 30 novembre.
È vero che anche se i contratti integrativi sono già stati sottoscritti è possibile cambiare la destinazione delle risorse, ma ciò solo se all’interno dello stesso è prevista una clausola di salvaguardia.
A tal proposito, quello che ci chiediamo - e non solo noi - è: i contratti andranno rivisti oppure ancora per l’anno scolastico 2019-2020 si applicano le norme in vigore prima dell’approvazione della Legge di Bilancio 2020? Non lo sappiamo, tant’è che lo stesso Ministero dell’Istruzione ha chiesto un parere alla Funzione Pubblica per far luce sulla questione. Parere che - come anticipato - non è ancora arrivato.
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