Bonus merito: importo più basso, ma aumentano i beneficiari. Cosa succederà quest’anno?

Simone Micocci

23 Maggio 2018 - 14:26

Il Bonus merito docenti non è più un premio: nel 2016-2017 riconosciuto alla maggior parte degli insegnanti, per un importo medio di circa 200€.

Bonus merito: importo più basso, ma aumentano i beneficiari. Cosa succederà quest’anno?

Come noto il bonus merito - o premiale - è quello strumento con cui il MIUR premia con un riconoscimento economico i docenti che si sono distinti nel corso nell’anno scolastico per la qualità del loro insegnamento.

In realtà il bonus merito è erogato dal MIUR ma è il Dirigente Scolastico a decidere chi premiare utilizzando le risorse a disposizione.

Nel primo anno di introduzione (2015-2016) per il bonus merito il MIUR ha stanziato un totale di 200 milioni di euro, destinando una media di 17mila euro per ogni scuola. Il risultato è stato che i docenti riconosciuti meritevoli (247mila, circa il 25% del totale) hanno percepito un premio con importo medio di circa 700€.

Nel primo anno questo strumento ha ottenuto un discreto risultato, pur non essendo esente da polemiche. Molti docenti, infatti, si sono lamentati per la natura concorrenziale di questo contributo e per il fatto che a decidere fosse il Dirigente Scolastico.

Molto probabilmente queste polemiche hanno influenzato la scelta dei Dirigenti Scolastici nell’anno successivo: come anticipato da Il Sole 24 Ore, infatti, i dati relativi al bonus premiale per l’a.s. 2016-2017 ci dicono che questo contributo è stato riconosciuto a molti più docenti rispetto a quanto fatto l’anno precedente.

Importo più basso ma aumentano i beneficiari

Per il riconoscimento del bonus merito ai docenti che nel corso dell’anno scolastico 2016-2017 si sono contraddistinti per il loro operato, il MIUR ha stanziato sempre 200 milioni di euro quindi lo stesso importo dell’anno precedente.

Nel dettaglio alle scuole sono andati in media 17.775€, per un minimo di 548,53€ ad un massimo di 79.218€.

Rispetto all’anno precedente, però, gli importi del bonus merito si sono notevolmente abbassati: da una media di 700€, infatti, si è passati a 200€ e ciò significa che le risorse a disposizione sono state distribuite tra un numero maggiore di beneficiari.

Ciò significa che dopo un solo anno dall’attuazione il bonus merito ha perso quella caratteristica di premio su quale si fonda. Più che altro, infatti, qualora le suddette cifre venissero confermate dal MIUR, il bonus merito sarà stato perlopiù una retribuzione accessoria riconosciuta alla quasi totalità degli insegnanti, una sorta di quattordicesima.

Cosa succederà quest’anno?

Se nel 2016-2017 gli insegnanti premiati (quasi tutti) hanno ricevuto in media 200 euro, per l’anno scolastico 2017-2018 l’importo è destinato ad abbassarsi ulteriormente.

Questo perché mentre negli anni precedenti il MIUR ha messo a disposizione delle scuole 200 milioni di euro, per l’anno scolastico in corso le risorse sono scese a 130 milioni di euro.

Gli altri 70 milioni di euro, infatti, sono stati utilizzati con il rinnovo del contratto per finanziare la Retribuzione professionale docente una misura con la quale si è cercato di valorizzare il lavoro svolto da ogni insegnante, precari compresi.

Quindi qualora i Dirigenti Scolastici dovessero seguire lo stesso trend dello scorso anno riconoscendo il premio alla quasi totalità degli insegnanti, l’importo medio nel 2017-2018 scenderebbe a circa 130€ a testa. Insomma se si andrà avanti così si rischia, come si legge nell’articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore, che il rapporto tra la scuola italiana e il merito sia solamente dialettico.

Ricordiamo comunque che per attribuire il bonus merito quest’anno i Dirigenti Scolastici dovranno attenersi ai criteri sulla determinazione dei compensi, ovvero ad un importo minimo e massimo che verrà stabilito in accordo con i sindacati.

Spetterà comunque al Dirigente Scolastico individuare i docenti meritevoli sulla base dei criteri valutativi indicati dal Comitato di Valutazione.

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