Bonus prima casa 2020, slitta il termine per il trasferimento della residenza e per la vendita dell’immobile precedentemente posseduto. Dall’Agenzia delle Entrate arrivano chiarimenti sulle novità previste per il periodo d’emergenza, con la risposta all’interpello n. 310 del 4 settembre 2020.
Bonus prima casa 2020, più tempo per il trasferimento della residenza e per la vendita dell’abitazione. La novità è oggetto di specifici chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate, contenuti nella risposta all’interpello n. 310 del 4 settembre.
La proroga dei termini per la fruizione delle agevolazioni previste dal bonus prima casa è stata introdotta con il decreto Rilancio, considerando le difficoltà operative legate al periodo di emergenza Covid-19.
I termini legati al bonus prima casa sono sospesi fino al 31 dicembre 2020, e ricominceranno a decorrere soltanto dal 2021.
Bonus prima casa 2020, più tempo per trasferirsi o vendere
I termini previsti per il trasferimento della residenza, per la vendita dell’immobile già posseduto e per l’eventuale riacquisto dell’abitazione principale sono sospesi dal 23 febbraio scorso e fino al 31 dicembre 2020.
Una sospensione ampia, che riguarda tutti i termini legati al bonus prima casa:
- quello di 18 mesi per il trasferimento della residenza, dopo aver effettuato l’acquisto dell’abitazione principale;
- il termine di 12 mesi per la vendita dell’immobile posseduto, nel caso di acquisto di una nuova prima casa;
- il termine di 12 mesi per il riacquisto, in caso di vendita dell’abitazione acquistata con i benefici prima casa.
A fornire chiarimenti è l’Agenzia delle Entrate. La risposta all’interpello n. 310 del 4 settembre 2020 riguarda nello specifico il termine di decadenza previsto per la vendita, in caso di acquisto di un nuovo immobile da adibire a prima casa.
È infatti possibile applicare le agevolazioni fiscali previste dal bonus prima casa anche qualora non risulti soddisfatto il requisito relativo al mancato possesso da parte dell’acquirente di un’abitazione o nuda proprietà su un immobile acquistato accedendo alle agevolazioni fiscali.
In tal caso è però necessario vendere l’immobile posseduto entro un anno, pena il pagamento delle imposte di registro, ipotecaria e catastale in misura piena, maggiorate di una sanzione pari al 30%.
Un rischio attutito fino a fine anno: dal 23 febbraio al 31 dicembre 2020 sono congelati i termini di decadenza per il bonus prima casa. La conta dei mesi a disposizione ripartirà dal 1° gennaio 2021.
Bonus prima casa, tutto rinviato al 2021
È stato il decreto Liquidità, con l’articolo 24, a prevedere la sospensione dei termini legati al bonus prima casa, stabilendo che:
“I termini previsti dalla nota II-bis all’articolo 1 della Tariffa parte prima, allegata al testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, nonché il termine previsto dall’articolo 7 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, ai fini del riconoscimento del credito d’imposta per il riacquisto della prima casa, sono sospesi nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 31 dicembre 2020.”
Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, la norma ha lo scopo di evitare la decadenza dal beneficio considerando le difficoltà operative nella conclusione delle compravendite di immobili e negli spostamenti delle persone dovute all’emergenza da Covid-19.
Una sospensione di portata ampia, che concede più tempo per trasferirsi o vendere l’immobile precedentemente acquistato con le agevolazioni prima casa. I termini interrotti inizieranno a decorrere dal 1° gennaio 2021.
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