Bonus rottamazione tv, intervista ad Anna Ascani: le novità e i dati del Mise

Stefano Rizzuti

14 Ottobre 2021 - 16:11

La sottosegretaria allo Sviluppo economico, Anna Ascani, in un’intervista a Money.it fornisce i dati del bonus rottamazione tv e spiega quali sono gli investimenti del Pnrr sulla connettività.

Bonus rottamazione tv, intervista ad Anna Ascani: le novità e i dati del Mise

Da una parte il PNRR come occasione per l’Italia di sanare il divario digitale con gli altri Paesi europei. Dall’altra le misure già in campo in settori chiave come quello delle telecomunicazioni, a partire dal bonus rottamazione tv. Sono questi i temi su cui si sofferma la sottosegretaria allo Sviluppo economico, Anna Ascani, in un’intervista a Money.it a margine del convegno sul ruolo del capitale umano nel PNRR.

Il bonus rottamazione tv: erogati oltre 600mila contributi

Il primo dato fornito da Ascani è quello riguardante i contributi per la rottamazione delle tv finora stanziati: sono stati 603mila in poco più di un mese, cioè da quando è partito (a fine agosto) il bonus per rottamare un vecchio televisore e acquistarne uno nuovo che sia idoneo per la ricezione del nuovo digitale terrestre.

Gli ultimi dati parlano quindi di 600mila bonus utilizzati dagli utenti, un risultato che la sottosegretaria definisce “molto molto incoraggiante per noi, perché è una misura molto recente: c’è stata una risposta eccezionale da parte degli utenti”.

Per incentivare gli utenti a utilizzare il bonus il Mise andrà avanti con gli spot istituzionali ma anche con il confronto con “tutti gli attori del mondo della televisione per fare in modo che questa transizione avvenga in maniera ordinata e i cittadini non siano sorpresi dai cambiamenti che intervengono per migliorare la qualità del servizio televisivo”.

Confermati tempi su passaggio a nuovo digitale terrestre

Il passaggio al nuovo digitale terrestre, cioè allo standard Dvb-T2, è slittato dalla data iniziale del giugno 2022 al 2023. Ma queste nuove tempistiche, assicura Ascani, sono confermate e non ci saranno ulteriori ritardi. Anche perché bisogna affrontare il tema della liberazione della banda 700 che “è improrogabile”.

La sottosegretaria che segue il dossier spiega:

Insieme agli attori del mondo delle tv stiamo dialogando per fare in modo che nei tempi che ci siamo dati, con la nuova road map che è stata approvata, si riesca a svolgere tutto al meglio. Devo dire che la risposta degli utenti è particolarmente incoraggiante e positiva e i segnali sono incoraggianti.”

Il ministero dovrà proseguire nel suo lavoro anche seguendo la diffusione dei nuovi televisori che corrisponde alla “capacità delle famiglie di ricevere il segnale al meglio”. Grazie a questi controlli, spiega Ascani, si potrà “intervenire caso per caso laddove ci fosse la necessità di dare una mano dove si è rimasti più indietro”.

Il PNRR per colmare il divario digitale in Italia

Tra le deleghe affidate alla sottosegretaria al Mise ci sono anche quelle relative al digitale e proprio di questo tema parla in riferimento al PNRR, considerato come una possibilità “per sanare diversi divari che esistono tra noi e il resto d’Europa e all’interno del nostro Paese”. Nell’ottica della digitalizzazione ci sono 6,7 miliardi di euro per le infrastrutture nel Piano nazionale di ripresa e resilienza.

L’obiettivo è che tutti i cittadini possano avere “una connettività veloce, stabile e sicura”. A questo vanno aggiunti gli investimenti sul 5G: “Abbiamo gli strumenti per sanare una distanza. Naturalmente dipenderà anche da noi, dalla capacità di attivare la domanda di connettività e la domanda di digitale”.

Per aiutare famiglie e imprese sono ora al vaglio della Commissione europea i Voucher di fase II: “È un incentivo alla connettività con 515 milioni destinati proprio alle imprese e più di 400 milioni destinati ai privati per fare in modo che ci sia un’attivazione di connettività veloce, stabile e sicura”. Per i privati, in particolare, “aspettiamo la conclusione della fase uno in cui sono stati spesi circa 100 milioni destinati proprio ai privati per poi far partire la fase due quando avremo oltre 400 milioni di cui molti destinati direttamente agli utenti”.

Gli obiettivi di Ascani sulla connettività

Ascani sottolinea come il Piano Italia a 1 giga punti soprattutto alle “aree grigie e alle aree bianche non coperte”. In tal senso è stata stabilita una road map e presto il piano verrà consegnato alla Commissione per poi far partire i bandi e “l’infrastrutturazione vera e propria”.

L’obiettivo per questo piano è fissato al 2026 e riguarda più di “sei milioni di civici”. Un obiettivo “ambizioso” che avrà inevitabilmente tempi lunghi. “Noi vogliamo concludere al più presto l’interlocuzione con la Commissione per poter partire con i bandi: questa è la fase preliminare necessaria per poi mettere a terra le risorse”, conclude Ascani.

Iscriviti a Money.it