Come si possono restituire gli eccessi del bonus sud? Ecco la spiegazione per procedere in questo senso ed evitare così eventuali sanzioni.
Il modello per richiedere il bonus sud è cambiato ed è quindi possibile utilizzarlo per fare domanda e accedere al credito d’imposta investimenti in alcune zone italiane specifiche, ovvero le Zone logistiche semplificate (anche conosciute come ZLS) il mezzogiorno, i comuni del centro Italia colpiti dal sisma e le zone economiche speciali (ZES).
Tra le varie novità relative al modello c’è la possibilità di procedere con la restituzione del credito d’imposta in eccesso, senza incorrere in sanzioni, nel caso in cui ce ne fosse bisogno.
Vediamo di seguito come funziona il nuovo modello per la richiesta del bonus e in che modo si possono andare a restituire gli eventuali eccessi, quando necessario.
Bonus Sud: come restituire gli eccessi
Come funziona il bonus sud
Quello che è comunemente chiamato bonus sud riunisce in sé diverse agevolazioni a favore di quelle imprese che decidono di investire in beni strumentali nuovi nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise e Sardegna.
A partire dal 2018 questa possibilità è stata allargata anche agli investimenti effettuati nei Comuni di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo, ovvero i luoghi che sono stati colpiti dagli eventi sismici succedutisi dal 24 agosto 2016. Infine nel 2022 sono stati inclusi anche gli investimenti nelle zone ZES e nelle zone ZLS.
Sono tuttavia escluse, dall’accesso al bonus, alcune aziende specifiche come per esempio quella siderurgica e quelle legate alle costruzioni navali. Inoltre nelle zone ZES e ZLS vengono anche esclusi quei soggetti che operino all’interno dei settori dell’agricoltura, della pesca, e acquacoltura.
Il bonus sud, in forma di credito d’imposta, è disponibile in modalità differenti a seconda delle dimensioni dell’azienda, infatti si tratta del 45% per le piccole imprese, 35% riservato alle medie, e del 25% per le grandi imprese. Alcuni degli investimenti che possono usufruire di queste agevolazioni sono, per esempio, l’ampliamento di uno stabilimento o la costruzione di uno nuovo.
Quali sono le novità del nuovo modello
Il nuovo modello, da utilizzarsi in sostituzione del precedente a partire dal 7 giugno 2022, prevede che al suo interno vengano inseriti sia i dati relativi agli investimenti agevolati che si vuole richiedere, sia quelli relativi al credito d’imposta del quale è richiesta l’autorizzazione alla fruizione. È inoltre anche presente una sezione dedicata proprio alla descrizione nel dettaglio del progetto d’investimento.
Per poter accedere al credito è necessario prima di tutto inviare la richiesta e poi attendere la risposta ed eventuale approvazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.
In ogni caso la modifica maggiore è l’introduzione della possibilità di restituire gli eccessi direttamente utilizzando questo nuovo modello, senza doversi appoggiare al modello F24.
Come si può restituire gli eccessi del bonus sud
Nell’eventualità in cui si debba procedere con la restituzione di importi eccedenti i massimali, il nuovo modello aggiornato disponibile e utilizzabile a partire dal 7 giugno 2022, può essere utilizzato anche per portare a termine questa operazione specifica.
Infatti, nel caso in cui un beneficiario abbia superato uno o più dei massimali previgenti ha la possibilità di andare a sottrarre dal credito d’imposta gli eventuali importi eccedenti.
Per farlo è necessario andare a compilare i campi che vanno dal 4 al 6 del rigo A1, all’interno della sezione 1 del modello, del quadro A. All’interno sarà necessario indicare negli appositi campi rispettivamente sia l’importo degli aiuti ottenuti in eccedenza, sia l’importo degli interessi da recupero.
Nel caso in cui non si fosse interessati a procedere in tal senso, magari perché, seppure in presenza di eccessi questi sono già stati restituiti mediante il meccanismo del riversamento utilizzando il modello F24, presentato soltanto utilizzando i canali Entratel o Fisconline, o sottrazione da altri aiuti, allora basterà ignorare questa parte e non compilarla.
Come si presenta il modello
La presentazione del nuovo modello per la richiesta del cosiddetto bonus sud deve avvenire obbligatoriamente solo in modalità telematica, come succede anche per molte altre richieste simili, da parte dei soggetti abilitati oppure tramite i soggetti incaricati di cui ai commi 2-bis e 3 dell’articolo 3 del DPR 322/1998.
Per consentire questa operazione l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile sul proprio portale il software gratuito apposito, necessario per la compilazione e la predisposizione della richiesta o la restituzione degli eccessi, se dovuti.
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Il software è scaricabile dal portale dell’Agenzia e necessità della presenza di Java Virtual Machine aggiornato alla versione 1.7 per permetterne il funzionamento.
Si ricorda che per poter accedere al bonus è fondamentale prima di tutto aver ricevuto l’approvazione dall’Agenzia a seguito dell’invio della richiesta.
Dove scaricare il nuovo modello
Il nuovo modello presentato dall’Agenzia delle Entrate si può scaricare direttamente dal portale dell’Agenzia stessa, o anche da siti terzi che condividano il file ufficiale, scaricabile anche di seguito. Il software di compilazione è invece disponibile da scaricare direttamente dal portale dell’Agenzia delle Entrate.
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