Bornholm, il pivot baltico della Nato al centro del caso Nord Stream

Redazione IlGiornale.it

29 Settembre 2022 - 11:01

Il Mar Baltico è sempre più «uno specchio di acqua conteso» tra la Russia e gli assetti Nato: ecco cosa succede.

Bornholm, il pivot baltico della Nato al centro del caso Nord Stream

La vicenda del guasto di Nord Stream porta al centro della scena Bornholm, un’isola da meno di 600 chilometri quadrati di dimensione (pari a meno di tre volte l’Isola d’Elba) e circa 40mila abitanti che si trova all’imbocco del Mar Baltico. Sottoposta alla sovranità danese, e dunque all’interno del perimetro della Nato, Bornholm fu strategica già ai tempi della Seconda guerra mondiale, quando i tedeschi che occupavano la Danimarca la utilizzarono per interdire ai sovietici il Baltico e oggi gioca un ruolo fondamentale nell’interdire a Mosca la possibilità di fuoriuscire dal “lago” atlantico che il Baltico è diventato negli ultimi anni. Bornholm è la piccola ma non indifferente spina nel fianco che la Russia teme maggiormente nel Baltico.

Il pivot atlantico che con l’ingresso della Svezia nella Nato potrà aggiungersi a Gotland e Aland per consolidare un perimetro insulare di difese e una zona d’interdizione aerea e marittima.

Oggi, il Mar Baltico è generalmente considerato come uno specchio d’acqua conteso, con la Russia che ha una flotta di dimensioni moderate che opera dalle sue basi a Kaliningrad e nel Golfo di Finlandia e che con la costruzione di un asse Bornholm-Aland-Gotland e lo schieramento massiccio potrebbe subire una prima forma di contrapposizione in attesa che un numero significativo di navi moderne progettate per le condizioni litoranee vengano aggiunte agli assetti Nato, compresa la flotta svedese di sottomarini moderni.

Dunque va tenuto attentamente d’occhio il contesto geografico e strategico in cui il guasto di Nord Stream avviene. Un contesto già reso dinamico e attivo da diverse questioni d’ordine securitario e dalle esercitazioni Nato nella strategia Bornholm. Piccola, decisiva isola al centro della “Guerra Fredda 2.0”.

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