Borsa di Milano oggi 10 febbraio: il Ftse Mib chiude in perdita, con Iveco ed Enel con ottime performance dopo i conti finanziari. Focus ancora sul Consiglio europeo al secondo giorno di riunione.
Borsa di Milano oggi 10 febbraio: il Ftse Mib chiude in calo, sotto la soglia dei 27.503 punti di chiusura di ieri.
Il Consiglio europeo è al centro dell’attenzione politica. Nel comunicato ufficiale si legge che, in tema economico, la difesa della competitività dell’Ue sarà centrale. Il tema è cruciale soprattutto dopo la mossa di Biden con gli ingenti incentivi alle industrie statunitensi per la transizione energetica. Sul punto si batte molto anche l’Italia, che pretende regole più flessibili nella gestione dei fondi europei.
Per gli aiuti di Stato, “le procedure devono essere rese più semplici, rapide e prevedibili e devono consentire di fornire rapidamente un sostegno mirato, temporaneo e proporzionato, anche mediante crediti d’imposta”, ha stabilito il Consiglio. Di contro, per non avvantaggiare solo i Paesi con maggiore manovra fiscale - e tra questi non c’è l’Italia - si è concordato anche che “i fondi UE esistenti dovrebbero essere impiegati in modo più flessibile e si dovrebbero esaminare opzioni per agevolare l’accesso ai finanziamenti”.
Giorgia Meloni sta parlando in conferenza stampa, dichiarando che ci sono stati passi avanti importanti su alcuni temi. In questa cornice, lo spread segna 176 punti, con il decennale italiano che rende il 4,2%. Oggi il Tesoro lancia 7 miliardi di euro di Bot a 12 mesi.
Il 2022 si chiude con un lieve incremento della produzione industriale italiana rispetto all’anno precedente (+0,5%), ha comunicato Istat.
Sul listino balza Enel dopo la presentazione dei conti, con ricavi per il 2022 dal valore di 140,5 miliardi di euro, con un +64% sul 2021. Positivo anche l’impatto delle cessioni di attività che ha iniziato per tagliare il debito (il preconsuntivo ha mostrato un calo del debito di 10 miliardi di euro in 9 mesi).
Iveco brilla e sorprende: convincono i conti, con ricavi a 14 miliardi di euro (+13% anno su anno) nel 2022 e un utile netto adjusted di 225 milioni (+85 milioni). Le attese sono per un +2-3% di entrate industriali nel 2023.
In Europa, il Dax tedesco e il Cac francese scendono. Anche il londinese Ftse 100 è negativo.
Borsa di Milano oggi 10 febbraio aggiornamento ore 18.00: Il Ftse Mib non recupera
Il Ftse Mib cede lo 0,86% e chiude a 27.268,17. Sul listino principale di Piazza Affari, bene Tenaris (+1,69%) ed Enel (+1,33%). Brilla, poi, Iveco (+15,99%).
In coda, invece, Unicredit (-1,22%). L’istituto ha collocato un bond senior Non-preferred da un miliardo di euro con scadenza 6 anni, rivolto a investitori istituzionali. La cedola annuale è pari al 4,45%. Male anche Amplifon (-3,97%), Fineco (-4,47%), Nexi (-3,85%).
Aggiornamento ore 13.00: Ftse Mib in rosso
Il Ftse Mib cambia rotta a fine mattinata e scambia in perdita, con un calo dell’1,19%. Pesanti vendite per Finecobank -3,59%, Amplifon -3,79%, Banca Generali a -2,85%, Ferrari -3,68%, Nexi -3,11%, Moncler -2,91%, Poste Italiane -2,19%, Recordati Ord -2,36%, Stmicroelectronics -3,09%, Telecom Italia -2,10%.
Vincitori del listino restano Iveco, con +12,97%, Enel con +1,03% e Eni con +2,3%.
Aggiornamento ore 10.30: Ftse Mib in rialzo
Il Ftse Mib sale dello 0,06%. Sul listino milanese svettano i guadagni di Enel (+2,57%), Leonardo (+2,19%), Unipol (+1,66%), Tenaris (+1,66%), Bper Banca (+1,48%), Eni (+1,77%). Iveco si conferma il miglior titolo con un balzo del 14,44%.
In rosso viaggiano, tra gli altri, Banca Generali (-1,94%), Amplifon (-1,73%), Ferrari (-1,52%), Finecobank (-1,32%), Interpump Group (-1,17%), Nexi (-1,95%).
In Asia Cina in rosso, futures Usa oscillano
La seduta asiatica si chiude in ribasso, con il solo Nikkei giapponese sopra la parità. Crollano gli indici Shenzhen e Shanghai (-0,59% e -0,30%) e Hong Kong, che crolla di oltre il 2%.
Il clima è incerto, con gli investitori che vedono una Fed ancora aggressiva, come confermato da diversi commenti dei membri del FOMC. Inoltre, in Cina la ripresa non è ancora del tutto avviata: gli ultimi dati sui prezzi di produzione deboli hanno mostrato segni di fragilità nella domanda e, quindi, nello slancio della produzione.
A Wall Street, diverse società hanno riportato guadagni dopo la sessione di negoziazione di giovedì. La piattaforma di ride-hailing Lyft ha visto le sue azioni crollare del 30% nel trading esteso dopo un deludente rapporto del quarto trimestre. Anche Expedia ha visto le sue azioni diminuire del 2% dopo che i suoi guadagni e ricavi sono scesi al di sotto delle aspettative degli analisti.
Durante la normale sessione di negoziazione, il Dow perso quasi 250 punti. L’indice S&P 500 è sceso dello 0,9% e il Nasdaq Composite ha avuto la flessione maggiore, in calo dell′1,02%. Le azioni di Alphabet hanno contribuito al tonfo del Nasdaq, perdendo oltre il 4%.
Tutte le principali medie sono sulla buona strada per chiudere la settimana in perdita.
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