Borsa di Milano oggi 21 marzo: Ftse Mib avanza con energetici e bancari

Violetta Silvestri - Giacomo Andreoli

21/03/2023

Borsa di Milano oggi 21 marzo: il Ftse Mib chiude positivo in un clima diventato più ottimista. Lo spread è in calo. I mercati attendono la decisione Fed di domani sui tassi. Banche positive.

Borsa di Milano oggi 21 marzo: Ftse Mib avanza con energetici e bancari

Borsa di Milano oggi 21 marzo: il Ftse Mib chiude in grande slancio e ben oltre la soglia dei 25.899 punti di chiusura di ieri.

Lo spread Btp-Bund è in netto calo rispetto al balzo in avanti di ieri mattina e segna 178 punti. Il decennale italiano rende il 4,11%. Anche in Italia, si guarda agli eventi internazionali di questi giorni, che possono scuotere ancora i mercati. In primo piano c’è la riunione Fed di oggi e domani, 22 marzo, dalla quale ci si aspetta un tono più prudente sul rialzo dei tassi (25 punti base).

In osservazione c’è anche l’incontro Xi-Putin che potrebbe innervosire il clima della guerra in Ucraina, già molto teso con Usa-Russia-Cina ai ferri corti.

L’Europa attente anche il Consiglio europeo con i Capi di Stato e di governo che si riuniscono il 23 e il 2
marzo. Giorgia Meloni ha parlato al Senato ribadendo che la riforma del Patto di stabilità non potrà più essere all’insegna dell’austerità.

Il Ftse Mib spicca il volo. Sul listino milanese le banche sono in rally e gli energetici avanzano. Buona performance anche di Stellantis, con le immatricolazioni di frebbraio che sono cresciute dell’1,6%.

In Europa, Dax tedesco, Cac francese e Ftse 100 londinese partono positivi.

Borsa di Milano oggi 21 marzo aggiornamento ore 18.00: Ftse Mib chiude in netto aumento

Il Ftse Mib è in guadagno: segna un aumento del 2,53% e chiude a 26.554,33. Sul listino principale di Piazza Affari spicca Saipem (+7,57%). Bene anche Unicredit (+6,96%). Poi Bper sale del 4,89% e Banco Bpm guadagna il 2,51%.

In coda, invece, Amplifon (-0,54%), Erg (-0,73%), Italgas (-0,09%) e Terna (-0,65%).

Borsa di Milano oggi 21 marzo aggiornamento ore 13.00: Ftse Mib sale

Il Ftse Mib avanza del 2,59%. Spicca il rally di: Banca Generali (+3,40%), Banca Mediolanum (+3,24%), Bper Banca (+4,63%), Cnh Industrial (+3,79%), Finecobank (+5,03%), Intesa Sanpaolo (+3,58%), Leonardo (+3,37%), Nexi (+3,44%), Saipem (+7,01%), Tenaris (+3,85%), Unicredit (+6,60%).

Ottima performance anche per Prysmian (+2,16%), Poste Italiane (+3,03%), Moncler (+2,62%), Stellantis (+2,30 %), Stmicroelectronics (+2,15%), Unipol (+2,83%), Azimut Holding (+2,82%), Banca Monte Paschi Siena (+2,68%).

Borsa di Milano oggi 21 marzo aggiornamento ore 10.25: Ftse Mib in corsa

Il Ftse Mib sale del 2,19%. Il listino è trainato in alto da tutte le banche: Banco Bpm (+3,03%), Bper Banca (+4,28%), Intesa Sanpaolo (+3,25%), Unicredit (+5,97%), Mediobanca (+2,64%), Banca Generali (+2,92%), Banca Mediolanum (+2,97%), Finecobank (+4,65%).

In corsa anche Saipem (+6,28%), Poste Italiane (+3,01%), Tenaris (+3,55%), Cnh Industrial (+3,49%), Eni
(+3,23%), Generali Ass (+2,67%).

Asia recupera, futures azioni Usa guadagnano

I mercati dell’Asia-Pacifico chiudono in rialzo, dopo che Wall Street ha registrato un rally di sollievo durante la notte, sulle speranze che la crisi bancaria possa attenuarsi dopo l’acquisizione da 3,2 miliardi di dollari della banca svizzera Credit Suisse da parte della rivale UBS.

L’indice Hang Seng di Hong Kong è salito dell′1,45%, con l’indice Hang Seng Tech del 2,62%. Nella Cina continentale, lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,64% e lo Shenzhen Component l′1,6%.

I futures sulle azioni Usa salgono. Lunedì notte il Dow è salito di oltre 380 punti, mentre l’S&P 500 ha guadagnato lo 0,9%. Il recupero è avvenuto il giorno dopo l’acquisizione forzata di Credit Suisse da parte di UBS, progettata dal governo svizzero. Gli investitori hanno anche accolto con favore la notizia che JPMorgan Chase potrebbe consigliare la First Republic Bank in difficoltà su alternative strategiche.

First Republic Bank ha perso un altro 47% durante la sessione, estendendo il suo calo da inizio mese al 90%, poiché il crollo della Silicon Valley Bank ha fatto preoccupare gli investitori per altre banche con ampie basi di deposito non assicurate. Altri istituti regionali sono rimbalzati dopo le grosse perdite della scorsa settimana.

Gli investitori ora si aspettano un ritmo più lento di inasprimento da parte della Federal Reserve alla luce della crisi bancaria. I trader stanno scontando una probabilità del 77% di un aumento dei tassi di un quarto di punto quando la Fed concluderà la sua riunione politica di due giorni mercoledì 22 marzo.

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