Borsa d Milano oggi 3 aprile: Ftse Mib chiude in positivo, spinto dai titoli petroliferi che brillano dopo il balzo dei prezzi del petrolio. Spread sui 180 punti.
Borsa di Milano oggi 3 aprile: il Ftse Mib mantiene i guadagni sulla chiusura della seduta di venerdì scorso.
I dati sul PMI manifatturiero di marzo non hanno pienamente convinto. In Italia, Germania ed Eurozona i risultati sono stati sopra le attese, ma in rallentamento rispetto a febbraio. Nella regione a moneta unica, per esempio, il dato si è posto ai livelli minimi da quattro mesi.
Lo spread è sui 180 punti. Il Btp decennale rende il 4,1%.
Il secondo trimestre del 2023 comincia all’insegna della prudenza, considerando le turbolenze bancarie di marzo e i riflettori sono sempre più accesi sulle prossime mosse delle banche centrali, Bce in testa. Il rialzo dei tassi di maggio per combattere l’inflazione ancora alta nell’indice core è molto atteso, soprattutto in Italia.
Il Ftse Mib chiude sopra la parità. Sul listino milanese i prezzi del petrolio in corsa fanno scattare i titoli Eni, Tenaris, Saipem. Bene anche UniCredit, dopo che l’assemblea ha approvato la nuova retribuzione di Orcel e in seguito al via libera dato al programma di acquisto azioni proprie, con la prima tranche da 230 milioni di azioni (2,34 miliardi di euro).
In Europa, Dax tedesco flette, il Cac francese e il FTSE 100 londinese scambiano in rialzo.
Borsa di Milano oggi 3 aprile aggiornamento ore 18.00: Ftse Mib chiude positivo
Il Ftse Mib è in guadagno: segna un aumento dello 0,24% e chiude a 27.179,37. Sul listino principale di Piazza Affari bene Unicredit (+2,99%), dopo che l’assemblea ha approvato la nuova retribuzione dell’ad Andrea Orcel e in seguito al via libera dato al programma di acquisto azioni proprie, con la prima tranche da 230 milioni di azioni (2,34 miliardi di euro). In netto rialzo, visto il boom del valore del petrolio, anche Eni (+4,08%), Tenaris (+3,02%) e Saipem (+4,34%).
In coda, invece, Mps (-1,82%), Amplifon (-0,34%), Cnh (-1,24%), Interpump (-1,45%), Fineco (-1,59%), Iveco (-2,72%), Poste (-0,91%), Prysmian (-1,81%), Nexi (-0,91%) e Stm (-1,24%).
Aggiornamento ore 13.00: Ftse Mib guadagna
Il Ftse Mib aumenta dello 0,54%. Top performer del listino in questa mattinata sono Eni (+3,84%), Saipem (+3,98%), Tenaris (+3,89%), Unicredit (+2,79%), Telecom Italia (+1,09%), Moncler (+1,04%), Banca Mediolanum (+1,29%), Bper Banca (+1,63%).
Tonfo per Interpump Group (-2,03%), Iveco Group (-2,44%).
Aggiornamento ore 10.30: Ftse Mib in rialzo
Il Ftse Mib sale dello 0,37%. Sul listino milanese spiccano i guadagni di Eni (+3,58%), Saipem (+4,95%),
Tenaris (+3,74%), Unicredit (+2,13%).
Perdite accentuate per Iveco Group (-2,17%), Interpump Group (-1,72%), Recordati Ord (-1,18%).
Asia e futures azioni Usa misti
I mercati asiatici sono misti in questo primo giorno della settimana, con gli investitori alle prese con il balzo del petrolio e con la valutazione di dati chiave sulla produzione nella regione.
Lo S&P/ASX 200 australiano è salito dello 0,63%, mentre in Giappone il Nikkei 225 ha guadagnato lo 0,5%. In Cina, lo Shenzhen Component è aumentato dell′1,38% e lo Shanghai Composite dello 0,74%. A Hong Kong, l’Hang Seng ha perso lo 0,18%.
Da segnalare che in Cina, l’indice Caixin/Markit dei direttori degli acquisti nel settore manifatturiero per marzo è stato pari a 50, mancando le stime di 51,7 degli economisti intervistati da Reuters.
La lettura di marzo è scesa dal 51,6 di febbraio, che era al di sopra del livello di 50 che separa la crescita dalla contrazione. Sempre in Asia, l’indice dei responsabili degli acquisti della Corea del Sud a marzo è diminuito a 47,6 rispetto a 48,5 a febbraio, la contrazione più forte in sei mesi.
L’indice dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero giapponese è salito al 49,2% a marzo, superiore al 47,7% di febbraio, secondo un sondaggio privato della banca au Jibun.
Nonostante rimanga ancora in territorio di contrazione per il quinto mese consecutivo, la banca ha affermato che si tratta di un deterioramento più lieve della salute generale del settore manifatturiero giapponese.
Negli Usa, i futures sulle azioni scambiano misti. Le mosse arrivano in attesa del primo giorno di negoziazione del secondo trimestre. Tutte e tre le principali medie sono state positive nel primo trimestre, nonostante le turbolenze nel settore bancario evidenziate dal crollo della Silicon Valley Bank a marzo.
Il Nasdaq Composite ha aperto la strada nel trimestre con un guadagno del 16,8% poiché i titoli tecnologici sono rimbalzati da un brutale calo dello scorso anno. È stato il miglior allungamento dell’indice dal secondo trimestre del 2020.
Nel frattempo, l’S&P 500 è salito del 7% nei primi tre mesi dell’anno per il suo secondo trimestre positivo consecutivo. Gli industriali Dow sono rimasti indietro, ma sono comunque riusciti a ottenere un rialzo dello 0,4%.
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