Borsa di Milano oggi 3 febbraio: il Ftse Mib chiude in negativo, così come le altre piazze europee, in una giornata indebolita dai conti delle Big Tech Usa. Spread sotto i 180 punti.
Borsa di Milano oggi 3 febbraio: il Ftse Mib accelera al ribasso, sulla scia di un clima più incerto come evidenziato dall’Asia e dai future Usa.
Il listino resta sotto la soglia dei 27.100 punti di chiusura di ieri. Dopo la decisione senza sorprese della Bce di alzare ancora i tassi di 50 punti base, con molta probabilità anche a marzo, i rendimenti delle obbligazioni sono scesi. Oggi il Btp decennale rende sopra il 4% e lo spread sale, ma è ancora sotto i 180 punti.
Sul fronte politico, mentre a livello interno resta il nervosismo per la questione del carcere dell’anarchico Cospito, Giorgia Meloni sta per incontrare il cancelliere tedesco Scholz, in un bilaterale importante. Tra le questioni sul tavolo c’è quella degli aiuti di Stato da regolare in Ue, con visioni opposte tra Italia e Germania.
Da segnalare, in ambito internazionale, che i rapporti Cina-Usa rimangono tesi dopo che Washington ha accusato Pechino di spionaggio con un pallone sospetto nello spazio aereo statunitense.
Il Ftse Mib è debole. I titoli bancari vanno in rosso, con il focus su Intesa Sanpaolo che ha pubblicato i conti.
In Europa, il Dax tedesco viaggia sotto la parità. Il Ftse 100 londinese e Cac francese guadagnano.
Sul calendario economico, i dati Pmi composito e dei servizi in Eurozona, in Germania e in Italia hanno sorpreso in positivo. Le letture italiane per gennaio sono state sopra le attese e oltre la soglia di 50,00, indicando espansione.
Borsa di Milano oggi 3 febbraio aggiornamento ore 18.00: Ftse Mib accentua il calo
Il Ftse Mib scende dello 0,55% e chiude a 26.950,74. Sul listino principale di Piazza Affari bene Campari (+2,43%), Diasorin (+1,34%), Interpump (+1,17%), Saipem (+1,62%) e Pirelli (+3,61%).
In coda, invece, i bancari. Intesa Sanpaolo perde il 2,93%. Unicredit cede poi lo 0,66%, mentre Banco Bpm e Banca Mediolanum sono in parità.
Aggiornamento ore 13.00: Ftse Mib accentua il calo
Il Ftse Mib perde l’1,02%. Sul listino cambiano direzione le banche, che virano in rosso perdendo oltre l’1%. Intesa Sanpaolo crolla del 2,75% dopo la pubblicazione dei conti: il quarto trimestre del 2022 si è chiuso con un utile netto di 1,07 miliardi. In tutto l’anno i ricavi di 21,470 miliardi e l’utile netto di 4,354 miliardi non hanno centrato le attese.
Diasorin, Campari, Pirelli guadagnano oltre l’1%.
Aggiornamento ore 10.30: Ftse Mib resta in rosso
Il Ftse Mib perde lo 0,52%. Il listino è trascinato al ribasso dai tonfi di Cnh Industrial a -2,56%, Ferrari a -2,67%, Hera a -2,13%, Moncler a -2,39%, Nexi a -2,27%, Terna a -2,22%.
Intesa Sanapolo sale dell’1,06% prima dei conti trimestrali. Anche Eni scambia sopra la parità a +0,41%: la big oil italiana stra trattando con i norvegesi di HitecVision per offrire al fondo il 10% di Plenitude.
Asia mista, futures Usa in calo
La seduta asiatica si è chiusa mista, con il Nikkei giapponese in rialzo dello 0,40% e gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai in perdita rispettivamente dello 0,63% e dello 0,68%. Anche l’Hang Seng di Hong Kong è andato sotto la parità a -1,41%.
I futures sulle azioni Usa sono scivolati venerdì mattina, dopo che i conti delle Big Tech deludenti hanno messo in dubbio il recente rally del mercato.
Apple e Alphabet, società madre di Google, hanno entrambe mancato le stime per i loro trimestri di dicembre. Le azioni di Alphabet sono scese di quasi il 4% nel trading esteso, mentre le azioni Apple hanno perso il 3,2%. Anche le azioni di Amazon sono diminuite di circa il 4,2%.
Il quadro degli utili non è stato migliore al di fuori della tecnologia, poiché anche Ford e Starbucks hanno mancato le aspettative. Questi titoli sono scesi rispettivamente del 6% e del 2% nel trading esteso.
La mossa dei futures ha minacciato di cancellare alcuni grandi guadagni di mercato di giovedì. Il Nasdaq Composite è salito del 3,25% per il suo miglior giorno da novembre ed è sulla buona strada per una quinta settimana vincente consecutiva. L’S&P 500 è aumentato dell′1,47%.
Il Dow, tuttavia, ha chiuso giovedì in leggero ribasso, appesantito dai titoli sanitari, ma è ancora positivo per la settimana.
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