I mercati oggi sono scossi dai segnali poco incoraggianti che arrivano dai conti delle Big Tech: il rallentamento c’è e Wall Street va in rosso. Si guarda anche a Cina e ai dati macro in arrivo.
Il rally azionario globale si smorza e l’Asia scambia soprattutto in rosso, poiché i deludenti utili dei giganti tecnologici statunitensi hanno minato il sentiment.
Intanto, il dollaro ha riguadagnato parte del suo equilibrio in vista anche di un rapporto chiave sui salari non agricoli negli Stati Uniti. Archiviate le giornate intense delle banche centrali, i mercati guardano ai dati macro attesi per oggi, con i Pmi europei e le letture sul mondo del lavoro statunitense, oltre agli utili aziendali.
Il clima tra gli investitori è tornato a incupirsi proprio dopo il rilascio dei conti delle Big Tech Usa: perché hanno deluso?
Mercati più deboli: dalle Big Tech alla Cina, tutti i fattori da monitorare
Le azioni asiatiche sono contrastanti, con un indice regionale che è scivolato così come le azioni cinesi e l’indice di Hong Kong, mentre i benchmark giapponesi e australiani hanno registrato guadagni.
Gli investitori sono in attesa di vedere segnali più tangibili di una ripresa economica in Cina, dopo che Pechino ha abbandonato quasi tutti i suoi freni anti-Covid a dicembre, innescando un’impennata degli afflussi dall’estero. Da segnalare, comunque, che l’indice dei gestori degli acquisti Caixin ha mostrato che l’attività dei servizi in Cina è aumentata a gennaio.
Il focus dei trader è tutto su Wall Street. Il sentimento positivo per gli aumenti del Nasdaq 100 e dell’S&P 500 giovedì è svanito quando gli investitori hanno analizzato i risultati del trio tecnologico che ha mostrato come un rallentamento economico stia limitando la domanda di elettronica, e-commerce, cloud computing e pubblicità digitale.
La delusione per i risultati degli utili di Google, Apple e Amazon ha colpito il sentiment, con i futures sulle azioni Usa che viaggiano in deciso rosso.
Le azioni tecnologiche hanno subito un duro colpo nel trading after-hour di giovedì, con le azioni di Apple in calo del 3,2%, Amazon del 5% e la casa madre di Google Alphabet del 4,6%.
Apple ha previsto un altro calo delle entrate all’inizio dell’anno, Amazon ha avvertito che il suo utile operativo potrebbe scendere a zero nel trimestre in corso e la società madre di Google Alphabet ha mancato le aspettative in termini di profitti ed entrate del quarto trimestre.
Ciò ha tolto slancio a una forte sessione di trading regolare giovedì, quando l’S&P è salito dell’1,5% e il Nasdaq è salito del 3,3%. Il rialzo si è basato sui forti guadagni del giorno precedente dopo che il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha affermato che sono in corso pressioni disinflazionistiche nell’economia, alimentando le speranze che una pausa nella serie di inasprimenti monetari sia vicina.
Gli investitori stanno anche osservando le conseguenze del crollo di questa settimana delle azioni del gruppo indiano Adani, che ha continuato a crollare venerdì con perdite di mercato pari a 115 miliardi di dollari sulla scia del rapporto di un venditore allo scoperto statunitense.
Infine, i rendimenti dello obbligazioni in Europa, come il Btp italiano decennale e il Bud tedesco sono crollati dopo la riunione Bce che ha confermato quanto atteso: rialzo di 50 punti base ora e a marzo, con una lotta all’inflazione ancora determinata.
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