Borsa di Milano oggi 31 gennaio: Ftse Mib recupera, UniCredit a +12%

Violetta Silvestri - Giacomo Andreoli

31/01/2023

Borsa di Milano oggi 31 gennaio: Ftse Mib chiude positivo, supportato dai guadagni di UniCredit dopo la trimestrale convincente. Il clima generale dei mercati è di attesa per le banche centrali.

Borsa di Milano oggi 31 gennaio: Ftse Mib recupera, UniCredit a +12%

Borsa di Milano oggi 31 gennaio: il Ftse Mib recupera e supera i 26.335 punti di chiusura di ieri. C’è la corsa di UniCredit dopo una convincente trimestrale che trascina, insieme ai bancari, il listino.

Il clima generale è stato alleggerito dalle nuove previsioni del FMI, che hanno stimato una crescita migliore rispetto all’outlook di ottobre e scongiurato la recessione globale. Restano alti, comunque, i rischi che la ripresa nelle principali economie mondiali non vada nel verso giusto.

In attesa delle banche centrali, con la Fed che si pronuncerà domani e la Bce nella giornata di giovedì, così come la Bank of England, il focus è anche sugli utili aziendali.

In Italia, si sono accesi i riflettori su UniCredit che ha pubblicato i conti: in tutto il 2022 i ricavi sono stati di 20,343 miliardi, il margine operativo lordo ha toccato i 10,782 miliardi, l’utile netto sottostante dell’anno di 5,227, con un Cet 1 ratio, l’indice di solidità patrimoniale, del 16%. Orcel ha sottolineato che “l’utile netto di 5,2 miliardi sull’intero esercizio è il nostro miglior risultato in oltre un decennio.”

Le azioni UniCredit sono protagoniste assolute sul listino, con un balzo di oltre il 12%. Il Ftse Mib è spinto dai bancari con Bpm, Bper Banca, Intesa Sanpaolo che guadagnano.

Nelle stime Istat, il Pil del 2022 è aumentato del 3,9% annuale, più di quanto previsto in Nadef. Il quarto trimestre 2022, però, ha visto una diminuzione dello 0,1% rispetto al trimestre precedente.

Lo spread segna 189 punti, con il Btp decennale che rende il 4,27%. Si attende l’IPC della Germania, con la riunione Bce del 2 febbraio, che si avvicina.

In Europa, il Dax tedesco perde, il Cac francese guadagna. Il Ftse 100 londinese è in calo. Da sottolineare che nelle previsioni aggiornate del Fmi, nel 2023 il Regno Unito è l’unica importante economia mondiale a essere stimate in contrazione.

Borsa di Milano oggi 31 gennaio aggiornamento 18.00: Ftse Mib in rialzo

Il Ftse Mib sale dell’1,00% e chiude a 26.599,74. Sul listino principale di Piazza Affari bene Bper (+3,58%), Intesa Sanpaolo (+2,82%) e Banco Bpm (+2,66%). Le banche risentono positivamente delle previsioni di banche centrali aggressive sui tassi d’interesse. Il vero e proprio balzo, però, è di Unicredit (+12,29%).

In coda, invece, Stmicroelectronics (-1,11%), Snam (-0,76%), Mediobanca (-0,82%), Leonardo, (-1,68%), Italgas (-0,83%), Amplifon (-1,06%), Diasorin (-1,04%), Ferrari (-1,51%) e Generali (-0,61%).

Aggiornamento 13.00: Ftse Mib in recupero

Il listino milanese sale dello 0,16%, con lo sprint dei bancari UniCredit a +10%, Intesa Sanpaolo a 2,03%, Bper Banca a +2,68% e Banco Bpm a +2,44%.

Pesanti le perdite di Recordati a -2,59% e Stm a -2,61%.

Aggiornamento 10.20: Ftse Mib in calo

Il Ftse Mib perde lo 0,31%, trainato in ribasso da Ferrari (-2,28%), Leonardo (-2,47%), Mediobanca (-2,01%), Saipem (-2,20%), Telecom Italia (-2,14%). Anche i titoli energetici, compreso Eni, le utilities e gli industriali viaggiano in rosso.

UniCredit resta top performer con un salto dell’8,18%. La trimestrale ha mostrato che, nel quarto trimestre 2022, i ricavi sono stati 5,719 miliardi (+29,2% su 2021), il margine operativo lordo di 3,246 miliardi e l’utile netto sottostante di 1,457 miliardi (2,464 miliardi di utile netto contabile).

La remunerazione degli azionisti è stata superiore del 40% a quella dell’anno precedente, per un valore di 5,25 miliardi distribuiti.

Spiccano anche i guadagni di Banco Bpm +1,27%, Bper Banca +0,99%, Campari +0,72%, Intesa Sanpaolo +1,09%.

Asia in calo, futures Usa misti

C’è un clima di generale attesa nei mercati, anche asiatici. Con la riunione Fed ormai imminente, si aspettano indicazioni su tassi e inflazione dalla prima potenza mondiale.

Intanto, le Borse asiatiche hanno archiviato la seduta in rosso. L’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dell′1,75%. Lo Shanghai Composite della Cina continentale è diminuito dello 0,42% e lo Shenzhen Component dello 0,8%, mentre il PMI manifatturiero ufficiale della Cina ha riportato una lettura comunque positiva di 50,1, sopra la soglia di 50 punti che separa la crescita dalla contrazione.

I futures sulle azioni Usa sono misti, con timide prove di rialzo. Le mosse notturne di Wall Street hanno evidenziato una pausa in quello che è stato un gennaio stellare per le azioni. Durante le negoziazioni regolari, il Dow è sceso dello 0,77%, mentre l’S&P e il Nasdaq Composite sono calati rispettivamente dell′1,30% e dell′1,96%.

Un’intensa settimana di utili, con segnalazioni di aziende come McDonald’s, Meta Platforms e Amazon, potrebbe mettere a repentaglio il rally di inizio anno. Gli investitori stanno osservando attentamente come se la stanno cavando alcune delle più grandi aziende pressate dall’elevata inflazione e dai timori di un rallentamento della spesa dei consumatori.

L’attenzione si rivolge anche all’ultima decisione sui tassi di interesse nella riunione politica della Federal Reserve che inizierà oggi, 31 gennaio con conferenza stampa di Powell domani. Gli operatori si aspettano ampiamente un aumento di 25 punti base, ma monitoreranno i commenti per indizi su quanto ulteriormente la Fed intende alzare o quando ha intenzione di tagliare i tassi.

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