Un novembre 2020 particolarmente positivo per la Borsa Italiana. Spicca in particolare la performance del Ftse Mib, che ha messo a segno il rialzo maggiore mai registrato. Vediamo quali sono state le azioni che hanno spinto l’indice delle blue chip.
L’esito delle elezioni statunitensi e gli annunci dei vaccini a novembre 2020 hanno rappresentato due catalizzatori di prim’ordine per la Borsa Italiana in generale e per la performance del suo indice principale, il Ftse Mib.
Il risultato delle elezioni Usa è finito per essere particolarmente gradito agli operatori: Biden porta quella dose di prevedibilità di cui si è sentita la mancanza con Trump, il Senato repubblicano finirà per limare gli aspetti più spigolosi del programma democratico e la nomina di Janet Yellen a Segretario del Tesoro rappresenta la migliore garanzia di linearità tra l’azione dell’esecutivo e le misure della Banca centrale.
Tenendo per ora in stand-by gli annunci arrivati da Russia e Cina, Pfizer e Biontech hanno presentato la richiesta di autorizzazione all’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, mentre Astrazeneca ha annunciato che in 7 giorni verranno presentati i dati per l’approvazione.
In contesto già di per sé rialzista grazie ad un livello mai visto di stimoli monetari e fiscali, le elezioni Usa e il vaccino per contrastare il Coronavirus hanno rappresentato due fattori esplosivi per Piazza Affari e per gli altri listini europei.
Borsa Italiana: Ftse Mib in rialzo a doppia cifra a novembre 2020
La notizia del vaccino ha innescato una rotazione settoriale dai “growth”, che nello scenario disegnato dal Coronavirus hanno trainato l’andamento delle borse, verso le azioni “value”, bancari e industriali in gran parte, che nella «nuova normalità» disegnata dalla pandemia avevano perso terreno a favore del comparto hi-tech.
L’elevata proporzione di “value” a Piazza Affari, ha permesso al Ftse Mib di chiudere il mese con un poderoso +23,7%, l’incremento maggiore mai registrato. Ancora meglio ha fatto Madrid (+25,6%) e performance da record sono state registrate anche dallo Stoxx Europe 600 (+14,4%) e dal Msci World All Countries (+12,8%).
E probabilmente le nuove misure espansive che BCE e Federal Reserve potrebbero annunciare nei prossimi giorni possano far scattare un nuovo rally di Natale.
I migliori e peggiori del Ftse Mib a novembre 2020
Come detto due sono i settori, banche e industriali, che hanno guidato la risalita del Ftse Mib a novembre 2020.
Tra le prime segnaliamo i rialzi di circa 35 punti percentuali messi a segno dall’accoppiata formata da Intesa Sanpaolo (+35,6%) e da Unicredit (+35,03%). Andamento particolarmente positivo anche per BPER Banca (+44%), Mediobanca (+22,8%) e Banco BPM (+19,3%).
Andamento positivo anche per le azioni del risparmio gestito come Banca Generali (+14,1%) Banca Mediolanum (+29,8%) e Azimut (+22%).
Nel comparto industriale troviamo il +48,3% di Leonardo, il +37,7% di CNH Industrial, il +25,7% di Pirelli ed il +24% di Fiat Chrysler.
La normalizzazione della situazione dovrebbe portare ad un ritorno della domanda di greggio che, non a caso, negli ultimi 30 giorni evidenziano una ripresa dei corsi di oltre il 24%. In scia le performance di Eni (+38,1%), Saipem (+35,7%) e Tenaris (+59,28%).
Tra le utilities segnaliamo il +17% di A2A, il +22,5% di Enel ed il +34,7% di Telecom Italia.
Più indietro troviamo quei titoli, come Recordati, +0,3%, e Diasorin, che con un -6,3% fa registrare l’unico segno meno nel Ftse Mib, che hanno capitalizzato l’emergenza sanitaria e che risulteranno inevitabilmente penalizzati dal processo di normalizzazione.
Borsa Italia: migliori e peggiori del listino completo a novembre 2020
A novembre le tre performance migliori sul completo sono state registrate da:
- Sirio (+210%);
- Sciuker Frames (+168%);
- AS Roma (+137%).
Dietro la lavagna troviamo invece:
- SG Comany (-48,5%);
- Ambromobiliare (-27,6%);
- Tesmec (-25,3%).
© RIPRODUZIONE RISERVATA