Tra le maggiori borse della Zona Euro, solo il Dax è riuscito a chiudere il 2020 in territorio positivo. Rosso di oltre 5 punti percentuali per il nostro Ftse Mib.
Le borse della Zona Euro nel 2020 hanno registrato un andamento sostanzialmente simile: dopo una prima parte in positivo in cui hanno aggiornato i massimi da oltre 10 anni, si sono trovate da un giorno all’altro a fare i conti con la pandemia da Covid-19.
Questo ha innescato misure di contenimento che in poche sedute hanno spinto i listini azionari a livelli registrati per l’ultima volta nel 2013.
Il massiccio intervento di governi e banche centrali ha permesso alle borse valori di recuperare parecchio terreno.
Borse Zona Euro: +3,55% del Dax, -5,4% di Piazza Affari
Il recupero non è stato uguale per tutti: come è evidente dal grafico, per i quattro maggiori listini di Eurolandia (Dax, Ftse Mib, Cac40 e Ibex) la prima parte è stata piuttosto omogenea ma, pochi giorni dopo l’inizio del mese di aprile, il listino tedesco ha alzato le marce staccando gli altri.
Questo ha permesso alla borsa di Francoforte di chiudere l’anno in positivo per oltre 3 punti e mezzo percentuali, contro il -5,4% del nostro Ftse Mib.
Lo sprint registrato da Piazza Affari nell’ultima parte dell’anno ha permesso al Ftse Mib di fare meglio dei cugini francesi (-7,2%) mentre per l’Ibex la fase di recupero presenta ancora ampi margini di miglioramento (-15,6%).
Perché il Dax ha fatto meglio?
La borsa tedesca, che in chiusura d’anno ha aggiornato il massimo storico spingendosi a 13.903,11 punti, ha finito per capitalizzare in misura maggiore due degli accadimenti chiave degli ultimi mesi:
- l’accordo che regola i futuri rapporti tra il Regno Unito e l’UE;
- il piano di stimolo messo in campo dalle autorità statunitensi.
Anche se entrambi gli accordi rappresentano per lo più scommesse, si tratta di due intese particolarmente importanti per un’economia fortemente orientata all’export come quella tedesca.
Va inoltre considerato il fatto che uno dei maggiori mercati per il “made in Germany”, quello cinese, è orami da qualche mese che ha smesso di fare i conti con la pandemia e si candida a trainare la crescita globale anche nel 2021.
Dax in vantaggio anche nel 2021?
Nel nuovo anno, gli strategist consigliano di cavalcare la ripresa dei fondamentali macroeconomici puntando sui titoli ciclici, quelli cioè maggiormente legati alla congiuntura economica.
Alla luce di una forte esposizione alle azioni cicliche, per il 2021 gli analisti stimano per l’indice Dax un rialzo medio di 4 punti percentuali rispetto agli attuali livelli.
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