L’analisi tecnica sul petrolio Brent indica che i corsi potrebbero essere pronti per un ribasso. Vediamo come impostare una possibile strategia operativa con i Turbo Certificate di BNP Paribas.
Nonostante il balzo delle quotazioni registrato ieri, i prezzi del petrolio Brent si trovano a dover fronteggiare una resistenza particolarmente ostica.
Petrolio Brent, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
In quota 60 dollari a inizio anno, a partire da metà gennaio le quotazioni del Brent hanno iniziato un fase discendente culminata con il minimo toccato a 15,98 dollari lo scorso 22 aprile.
A partire da quella data è iniziata una ripresa dei corsi che ha permesso ai prezzi del Brent di riportarsi sopra quota 40 dollari il barile.
Raggiunta questa soglia, ad inizio giugno è partita una fase laterale compresa tra i 40 ed i 45 dollari che ha spinto le quotazioni del petrolio di di avvicinarsi, a fine agosto alla media mobile a 200 periodi.
Respinti da questa resistenza, attualmente a 44,65 dollari, le quotazioni si sono riportate al di sotto della trendline discendente che congiunge i massimi dell’ottobre 2018 con quelli di fine aprile 2019 (che ora funge da resistenza).
E’ proprio il test di questa linea di tendenza che riteniamo che finirà per fiaccare le velleità rialziste del Brent respingendolo sotto quota 40 dollari il barile.
Strategie operative sul Brent
Da quanto emerso dall’analisi, si potrebbero valutare strategie di matrice short da quota 42 dollari con stop loss sopra 44 dollari e obiettivo principale a 40 dollari. Il target più ambizioso andrebbe invece posto a 39 dollari al barile.
Per trarre vantaggio da questa strategia, si potrebbe puntare sul certificato Turbo Short di BNP Paribas con ISIN NL0015441692 e leva 2,73.
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