Brexit: perché l’accordo può ancora fallire? 5 temi in bilico

Violetta Silvestri

28 Dicembre 2020 - 11:44

L’accordo Brexit ha suscitato grande entusiasmo: ma è davvero una vittoria definitiva? Diversi nodi sono da sciogliere e il rapporto Regno Unito-Unione Europea può ancora esplodere.

Brexit: perché l’accordo può ancora fallire? 5 temi in bilico

L’accordo Brexit raggiunto in extremis prima del 31 dicembre è stato accolto con entusiasmo e sollievo.

Senza un minimo di intesa commerciale tra Regno Unito e Unione Europea, infatti, sarebbe stata rottura totale nei rapporti, con inevitabili conseguenze negative su imprese e cittadini.

Tuttavia, il compromesso faticosamente raggiunto ha lasciato spazi ambigui e ombre che potrebbero tradursi in nuovi attriti e far saltare l’intero meccanismo accordato.

Sono almeno 5 i temi in bilico, dai quali la Brexit potrebbe ancora offrire brutte sorprese.

Brexit: l’accordo e i suoi punti deboli

L’intesa commerciale tra Londra e Bruxelles ha risollevato i mercati e garantito un orizzonte più ottimista per la ripresa economica.

Per le imprese britanniche, per esempio, l’accordo è stato una vittoria, scongiurando la prospettiva di tariffe punitive e una caotica separazione senza accordo dal più grande partner commerciale del Regno Unito.

Tuttavia, l’accordo lascia grandi questioni irrisolte e rischia di riaccendere attriti tra i partner. In evidenza, almeno 5 temi da monitorare e sui quali il fallimento della Brexit può ancora palesarsi.

1. Concorrenza e parità di condizioni imprese

La parità di condizioni, necessaria per garantire una concorrenza leale tra le imprese, è stata una delle parti più spinose dei negoziati. Il compromesso concordato consente al Regno Unito di non allinearsi alle leggi dell’UE, ma il blocco può imporre tariffe proporzionate, soggette ad arbitrato, se dimostra che le azioni della controparte hanno distorto la concorrenza leale.

La questione dei “prelievi sul commercio” Regno Unito-UE è ancora lontana dall’essere risolta ed è un tema vivo. Non solo, l’accordo contiene anche una clausola di revisione che permette a entrambe le parti di rinegoziare periodicamente questa parte del trattato se non sono soddisfatte di come viene utilizzata.

L’accordo commerciale potrebbe quindi ancora fallire in futuro se il Regno Unito o l’UE decidessero che non sta funzionando.

2. Finanza

L’accordo offre poca chiarezza per le società finanziarie. Non esiste alcuna decisione sulla cosiddetta equivalenza, che consentirebbe alle imprese di vendere i propri servizi nel mercato unico dell’UE dalla città di Londra.

Il testo concordato contiene solo disposizioni standard sui servizi finanziari, il che significa che non include impegni sull’accesso al mercato.

Johnson ha dichiarato che l’intesa “forse non va bene quanto vorremmo” sui servizi finanziari, in una rara ammissione che la sua strategia nei colloqui era fallita.

Il Tesoro dovrebbe negoziare un memorandum d’intesa con l’UE come priorità urgente nel 2021 sul tema finanza e Londra continuerà le discussioni con Bruxelles sull’accesso e l’equivalenza per i servizi finanziari, ha affermato domenica il Cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak.

3. Flusso dei dati

Il Regno Unito e l’UE hanno concordato solo una soluzione temporanea per mantenere il flusso di dati tra i loro territori. Per un periodo provvisorio di un massimo di sei mesi, le informazioni possono continuare a essere trasferite fino a quando non viene raggiunto un accordo legale separato.

Funzionari dell’UE hanno affermato che una cosiddetta decisione sull’adeguatezza dei dati, che certificherebbe che gli standard di protezione del Regno Unito sono paragonabili a quelli del blocco, potrebbe essere presa all’inizio del 2021.

4. Diritto di pesca

Uno degli scogli più difficili da superare è stato il capitolo sulla pesca. L’accordo commerciale sulla Brexit prevede un periodo di transizione di cinque anni e mezzo durante il quale le quote di pescato comunitario nelle acque britanniche diminuiranno del 25%.

Tuttavia la questione non è stata del tutto risolta. Il compromesso conferisce sia al Regno Unito che all’UE il diritto di imporre dazi reciproci sul pescato se possono dimostrare che qualsiasi futura riduzione dell’accesso alle acque causi danni economici o sociali.

La pesca resta un tema caldo e sul governo del Regno Unito ci saranno pressioni per guidare una linea dura quando si terranno i prossimi colloqui.

5. Gibilterra

Il Regno Unito e l’UE devono ancora raggiungere un accordo su Gibilterra, il territorio britannico collegato alla Spagna continentale.

Senza un’intesa, attraversare la frontiera potrebbe essere più difficile, il che potrebbe causare lunghe code per i pendolari e notevoli disagi economici. Ogni giorno circa 15.000 lavoratori attraversano il confine.

Qualsiasi tentativo da parte della Spagna di erodere o addirittura porre fine al controllo britannico del territorio ha sollevato le critiche dei conservatori, incluso l’ex leader Iain Duncan Smith, che combatteranno duramente per impedire al Regno Unito di dare qualsiasi concessione.

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