Brexit e Borse, Amsterdam batte Londra nel volume di scambi: il grafico della settimana

Luca Fiore

13 Febbraio 2021 - 09:00

Storico sorpasso di Amsterdam su Londra: a gennaio il mercato olandese si è classificato in prima posizione nella classifica delle Borse europee per volumi scambiati.

Brexit e Borse, Amsterdam batte Londra nel volume di scambi: il grafico della settimana

A gennaio 2021, a causa della Brexit, la borsa di Amsterdam ha sorpassato per la prima volta il listino di Londra in termini di volume di scambi.

Nel primo mese dell’anno, sui listini di Amsterdam (Euronext, CBOE Europe e Turquoise) sono state scambiate, in media, azioni per 9,2 miliardi di euro giornalieri, oltre 4 volte rispetto al dato di dicembre. È quanto emerge dai dati mensili diffusi da CBOE Europe.

A farne le spese è stata la borsa di Londra, passata da oltre 14 a 8,6 miliardi di euro.

Con la Brexit Londra non è più il primo hub europeo

La borsa di Amsterdam si è sostanzialmente presa quasi tutto il volume di trading perduto dal Regno Unito in seguito alla Brexit.

Fonte dati: CBOE Europe

Quasi perché a spartirsi l’eredità di Londra ci hanno pensato anche le borse di Parigi (da 4 a 6 miliardi), Francoforte (da 4,5 a 6) e Milano (da 2 a 2,5).

Per capire la portata del fenomeno, basti pensare che Londra nel corso del 2020 ha tradato in media 17,5 miliardi di euro giornalieri, Francoforte si è attestata al secondo posto con 5,9 miliardi e Amsterdam al sesto con 2,6.

BoE: è un errore, ci sarà frammentazione

Il passaggio è stato causato da una diatriba sulle due sponde della Manica: da un lato le autorità europee si sono rifiutate di riconoscere alle società finanziarie britanniche autonomia sotto il profilo della supervisione e del controllo, dall’altro quelle della «Perfida Albione» hanno bandito le società di brokeraggio europee.

Senza equivalenza nelle contrattazioni cross-border, il passaggio di oltre 6,5 miliardi di controvalore di contratti giornalieri è stato pressoché immediato.

Secondo Andrew Bailey, il governatore della Bank of England, Bruxelles sta facendo un errore nel non garantire l’equivalenza e questo comportamento potrebbe portare “ad una frammentazione dei mercati”.

Secondo gli esperti, l’attuale situazione non comporterà una perdita di posti di lavoro a Londra ed anche l’impatto sul gettito fiscale sarà limitato, ma è indubbio che da un punto di vista simbolico si tratta di un passaggio di consegne storico.

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