Le previsioni sulla sterlina inglese e sull’azionario britannico alla luce di una Brexit ormai alle porte
Con una Brexit ormai alle porte sono in molti a chiedersi quale strada imboccherà la sterlina inglese e quale impatto avrà la divisa britannica sul mercato azionario dell’isola.
Sull’argomento anche Oliver Blackbourn, Fund Manager di Janus Henderson Investors, che ha delineato con chiarezza le sue previsioni in merito all’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.
Quel che è certo, a sei mesi dalla Brexit del 29 marzo prossimo, è che le due parti in causa non sono ancora riuscite a trovare un accordo definitivo di divorzio. Il clima di incertezza ha ripetutamente reso sia la sterlina inglese che l’azionario britannico i sorvegliati speciali sul mercato.
Brexit: quale relazione tra sterlina e azionario britannico?
Dal 23 giugno del 2016 la sterlina inglese è diventata la misura con cui il mercato ha osservato le preoccupazioni degli investitori sulla Brexit - più e più volte i timori legati al divorzio tra Regno Unito e Ue hanno dato vita ad una pioggia di vendite sul pound.
Secondo Blackbourn, nonostante dal punto di vista storico il deprezzamento della sterlina abbia sostenuto al rialzo l’azionario britannico, questa volta potrebbe essere diverso.
L’esperto ha ricordato come dalla metà del 2015 in poi la sterlina abbia segnalato movimenti ribassisti coincidenti con l’aumentare delle incertezze. In quell’occasione, però, l’azionario inglese ha perso quota in scia all’indebolimento della valuta di Sua Maestà
“L’incertezza finì per rappresentare un freno per le asset class del Regno Unito con l’aumentare del premio di rischio”.
Dopo il referendum i titoli britannici hanno continuato a perdere terreno assieme alla sterlina inglese. Poi la progressiva inversione della valuta ha determinato buone performance sul fronte dei prezzi dei titoli.
Ma cosa accadrà adesso, a pochi mesi dalla Brexit?
“I titoli inglesi potrebbero scendere se la sterlina perderà terreno. A differenza della fase immediatamente successiva al referendum, le condizioni di trading per le società potrebbero iniziare a cambiare, riducendo potenzialmente i benefici derivanti da una valuta più debole.
Le barriere commerciali hanno danneggiato recentemente le aziende cinesi; c’è da aspettarsi lo stesso per le imprese del Regno Unito”,
ha affermato l’esperto, ricordando comunque che la fase di transizione potrebbe anche limitare l’impatto della Brexit sull’export fuori dall’Europa, anche solo momentaneamente.
Ad oggi, ha fatto notare Blackbourn, le valutazioni sull’azionario britannico sono al di sotto della media degli ultimi 15 anni e il rendimento da dividendi rimane elevato.
“Tuttavia, gli investitori devono notare che la corsa potrà potenzialmente rivelarsi un po’ accidentata in linea con il sentiment di mercato che aleggia attorno al tema Brexit”,
ha concluso.
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