Brutte notizie per chi ha una caldaia a gas

Maria Paola Pizzonia

22 Dicembre 2024 - 19:01

Si prospetta un inverno di rincari: cosa dobbiamo aspettarci dalle bollette del gas?

Brutte notizie per chi ha una caldaia a gas

L’inverno 2024 porta con sé brutte notizie per chi utilizza una caldaia a gas. Dopo la crisi energetica esplosa nel 2021, che aveva fatto schizzare alle stelle i costi dell’energia, le bollette tornano a preoccupare i consumatori italiani. A dicembre, infatti, le tariffe del gas sul mercato libero registrano un aumento medio del +2,5% per i contratti a prezzo fisso, rendendo il riscaldamento domestico un lusso sempre più costoso per molte famiglie.

Roma al vertice dei rincari

Secondo i dati di Assium, l’associazione degli utility manager, chi sceglie il contratto a prezzo fisso deve prepararsi a spendere in media 1.737 euro all’anno per un consumo familiare standard di 1.400 metri cubi di gas. A Roma la situazione è ancora più gravosa: una famiglia media si troverà a pagare circa 1.866 euro, il valore più alto tra le città italiane, seguita da Napoli, Catanzaro e Palermo, dove la spesa supera i 1.800 euro annui.

Per chi cerca un’alternativa, i contratti a prezzo variabile sembrano meno impattanti nell’immediato, con un incremento medio dello 0,55% rispetto a novembre. La bolletta media per questa tipologia di contratto si attesta sui 1.707 euro, offrendo un risparmio medio di circa 30 euro rispetto ai contratti fissi. Tuttavia, questo risparmio potrebbe essere vulnerabile a futuri rialzi delle quotazioni internazionali, che potrebbero riflettersi rapidamente sulle tariffe praticate.

Le contraddizioni del mercato: prezzi internazionali in calo, bollette alte

Nonostante i rincari, i prezzi del gas sui mercati internazionali continuano a calare. Sul PSV italiano, il prezzo al 20 dicembre 2024 è sceso a 0,46290 €/Smc, registrando un calo del -61,8% rispetto al dicembre 2021, quando si attestava a 1,213 €/Smc. Lo stesso trend si osserva sul TTF di Amsterdam, dove le quotazioni sono passate da 120 €/MWh del dicembre 2021 agli attuali 43,8 €/MWh, un calo del -63,5%.

Eppure, queste riduzioni non si riflettono nelle bollette delle famiglie italiane, che continuano a subire tariffe sproporzionate. Questo disallineamento è la prova delle molteplici e gravi problematiche strutturali nel mercato energetico. Dovremmo interrogarci sull’efficacia delle politiche di trasferimento dei benefici ai consumatori finali.

Come affrontare i rincari

Con l’80% del consumo annuo di gas concentrato nei mesi invernali, è essenziale adottare strategie per evitare sorprese in bolletta. Federico Bevilacqua, presidente di Assium, mette in guardia contro le campagne di telemarketing aggressive e consiglia di affidarsi a personale qualificato per scegliere il contratto più adatto. Per chi ha una caldaia a gas, l’invito è a valutare con attenzione le offerte disponibili sul mercato, considerando i pro e i contro di prezzo fisso e variabile rispetto alle proprie esigenze. Ridurre gli sprechi e ottimizzare i consumi restano comunque le soluzioni più “classiche”, ma anche le più efficaci per contenere le spese.

Il calo dei prezzi internazionali non basta a proteggere chi dipende dal gas per riscaldarsi. Il rincaro delle tariffe, unito a un mercato poco trasparente, lascia i consumatori in balia di costi elevati. Per chi ha una caldaia a gas, l’inverno 2024 si preannuncia un’altra stagione di sacrifici, con la speranza che le promesse di un futuro più sostenibile ed equo non restino solo parole.

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