Rendimento e quotazione del decennale nonché andamento del future. Ecco i riferimenti per valutare i possibili movimenti dei nostri titoli di Stato.
Le parole della Bce a favore di un taglio dei tassi già a ottobre hanno spinto il settore obbligazionario, con i Btp in gran spolvero. Analizziamo allora quanto sta avvenendo e soprattutto i livelli grafici da monitorare.
L’indicatore più sensibile ha mosso decisamente al ribasso, il che equivale a un netto rialzo della quotazione del titolo di riferimento. Lo yield è sceso infatti dal 4% di inizio luglio al 3,33% del 1° ottobre, con una variazione avvenuta in maniera abbastanza direzionale, al contrario di quanto si è registrato sulle scadenze più lunghe. Il livello del 3,5% risultava come un supporto significativo e la sua rottura al ribasso è una svolta eloquente.
Non c’è da escludere però che possa tornare a costituire un livello di recupero in presenza di un rafforzamento di breve termine. Nel caso invece di un’ulteriore corsa dei prezzi dei Btp e quindi di una discesa dei rendimenti occorre monitorare i seguenti valori: [...]
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