Secondo uno studio redatto da Uecoop, nel 2018 è aumentato il tempo perso dalle aziende per le pratiche burocratiche, con un aggravio di 5 miliardi di euro in termini di costi e due mesi di lavoro
Secondo un’indagine svolta da Uecoop in relazione agli ultimi dati Istat che ad ottobre segnalano un calo per il settore industriale dello 0,50% del fatturato e dello 0,3% degli ordinativi, per il 72,10% delle aziende è incrementato il tempo perso a livello nazionale a causa della burocrazia, che in media assorbe circa due mesi di lavoro.
In termini di costi, ciò pesa per cinque miliardi di euro all’anno, senza contare i 24 miliardi di euro da saldare dal 2017 della “burocrazia dei pagamenti”. Il Presidente dell’Unione Europea delle cooperative sottolinea come sia necessario “un insieme di regole per rapportarsi con la macchina della pubblica amministrazione”, evidenziando come sia di fondamentale importanza ridurre il carico burocratico che le società devono affrontare perdendo ore di lavoro.
Da quanto emerge dall’indagine, questo quadro peggiora se si guarda alle cooperative sociali, con l’81% del campione preso sotto esame che afferma di aver visto aumentare i tempi assorbiti dalla macchina burocratica nel 2018.
Non va meglio nel settore agricolo e in quello dei servizi: per il primo, il 70% delle imprese che conferma un peggioramento della situazione, mentre nel secondo comparto il 59% degli intervistati afferma di aver assistito ad un incremento delle tempistiche su carte e bolli.
Guardando ora al quadro generale, da questo studio emerge che “è aumentato in media di oltre 1/4 il tempo rubato dalla burocrazia al lavoro ordinario con un picco del 29,4% nelle cooperative di servizi e del 27,7% in quelle sociali di piccola e media entità”.
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