L’importo del bonus mamme nella busta paga degli insegnanti, e di tutte le lavoratrici madri, risulta deludente e anche per quanto riguarda gli arretrati. NoiPa spiega perché.
La busta paga degli insegnanti con il bonus mamme tanto atteso non sembra soddisfare le madri lavoratrici della scuola che sul web lamentano un importo ridotto rispetto alle aspettative. Ma perché l’importo del cedolino di maggio con il bonus mamme, o meglio dei cedolini, risulta inferiore rispetto a quanto annunciato?
Una risposta arriva da NoiPa che aveva annunciato l’emissione urgente per gli arretrati del bonus mamme non solo per le lavoratrici della scuola, ma anche per tutto il personale della Pubblica amministrazione che abbia i requisiti previsti dalla legge.
Il bonus mamme viene applicato nel cedolino di maggio 2024, a breve in pagamento, ma viene corrisposto con un secondo cedolino per i mesi ancora non pagati da gennaio 2024.
Vediamo allora perché l’importo della busta paga degli insegnanti con il bonus mamme è ridotto rispetto a quanto ci si aspettava, un discorso questo che vale per tutte le lavoratrici madri che attendono la decontribuzione.
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Busta paga insegnanti con bonus mamme: perché l’importo è ridotto
Le insegnanti che possono vedere già l’emissione urgente degli arretrati e il cedolino ordinario di maggio, come anche le altre lavoratrici della scuola madri di due o tre figli, potrebbero osservare una riduzione dell’importo del bonus mamme in busta paga rispetto a quanto ci si aspettava. L’esonero contributivo è pari al 100% della quota dei contributi previdenziali per l’Invalidità, la Vecchiaia e i Superstiti (IVS) nel limite massimo annuo di 3.000 euro ovvero 250 euro su base mensile.
NoiPa spiega, tuttavia, che il bonus mamme non è cumulabile, ma alternativo all’esonero dei contributi previdenziali del 6% o 7% introdotto ormai un anno fa dal governo Meloni. L’esonero è stato già applicato da gennaio a marzo 2024, pertanto nel calcolo dell’ammontare degli arretrati del bonus mamme è stato sottratto quanto già riconosciuto di esonero previdenziale al 6% o 7%.
L’esonero previdenziale del mese di aprile 2024, invece, che sarebbe stato riconosciuto nel cedolino di maggio, viene completamente sostituito dal bonus mamme non essendo i due esoneri cumulabili. Così, quindi, si spiega perché le insegnanti riceveranno meno rispetto alle aspettative.
Busta paga insegnanti con bonus mamme: le escluse
E tra le insegnanti e le altre lavoratrici madri della scuola e non, vi è un po’ di amarezza stando a quanto si apprende sui social, e non solo per l’importo ridotto del bonus mamme in busta paga e degli arretrati.
Ci sono insegnanti e lavoratrici madri escluse dal riconoscimento del bonus mamme nonostante abbiano due o tre figli e questo perché lo stesso viene pagato solo a coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato a discapito delle precarie.
Non solo, alle insegnanti con due figli l’esonero viene riconosciuto solo per il 2024 e fino al compimento di 10 anni del minore. Una decisione, questa, che molte percepiscono come ingiusta.
Il bonus mamme, lo ricordiamo, spetta:
- a tutte le lavoratrici, e anche a quelle della scuola, madri di tre o più figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 e fino al 18esimo anno di età del figlio più piccolo;
- in via sperimentale alle lavoratrici madri della scuola e non solo con due figli e con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 e sempre fino mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.
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