Il ramo danni in Italia raccoglie premi tra i 38 e i 40 miliardi di euro. Di questi, solo l’8,4% è attribuibile al ramo Incendi, la categoria sotto cui rientrano anche i rischi catastrofali.
Negli ultimi anni, il tema dell’assicurazione obbligatoria contro le calamità naturali è tornato al centro del dibattito politico, in particolare con l’intervento del ministro Nello Musumeci, che ha sollevato la possibilità di estendere l’obbligo assicurativo anche alle abitazioni. Tuttavia, tale proposta solleva questioni tecniche e normative complesse, che rendono difficile una rapida applicazione pratica.
Va innanzitutto precisato che l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro le calamità naturali per determinate categorie di soggetti esiste già. La legge di bilancio 2024 ha introdotto l’obbligo per tutte le imprese italiane ed estere aventi sede in Italia e iscritte al registro delle imprese di stipulare una polizza contro i rischi catastrofali, con una scadenza fissata al 31 dicembre 2024. Oltre alle imprese, anche i beni immobili che hanno beneficiato del cosiddetto bonus 110% devono essere coperti da un’assicurazione contro le calamità.
Tuttavia, come spesso accade nel contesto normativo italiano, la legge è stata introdotta senza un’adeguata implementazione. A tre mesi dalla scadenza fissata per l’obbligo assicurativo, mancano ancora i decreti attuativi che dovrebbero chiarire alcuni aspetti cruciali: l’assicuratore può rifiutare la copertura di un bene che ritiene non assicurabile? I danni indiretti saranno inclusi nelle coperture? [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA