Calcolo nuovi contributi a fondo perduto: chiarimenti dalle Entrate su aiuti esclusi e inclusi

Rosaria Imparato

17/05/2021

Calcolo nuovi contributi a fondo perduto: sono esclusi quelli già ottenuti sia nel 2021 che nel 2020, compresi anche gli aiuti come il bonus affitto o i crediti d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro. Chiarimenti e novità nella circolare delle Entrate n. 5/E del 14 maggio.

Calcolo nuovi contributi a fondo perduto: chiarimenti dalle Entrate su aiuti esclusi e inclusi

Calcolo nuovi contributi: quelli ricevuti nel 2020 contano per l’accesso a quelli del decreto Sostegni? E che ruolo hanno nel calcolo della perdita di fatturato? L’Agenzia delle Entrate risponde a questi e ad altri quesiti nella circolare n. 5/E del 14 maggio.

Il documento di prassi dell’Amministrazione Finanziaria chiarisce che i contributi a fondo perduto ricevuti lo scorso anno (ad esempio quelli decreti Ristori) sono esclusi dalla determinazione della soglia dei ricavi prevista dal decreto Sostegni, così come non devono essere considerati ai fini della riduzione del fatturato medio.

Il motivo sta nella natura stessa degli aiuti, erogati come mezzo di sostegno in un periodo di emergenza economica. Lo stesso discorso quindi è valido per altre misure, come ad esempio il bonus affitti.

Calcolo nuovi contributi a fondo perduto: quelli già ricevuti non contano

I contributi a fondo perduto già ricevuti non sono rilevanti ai fini della determinazione dei requisiti di accesso per i nuovi sostegni. Il chiarimento arriva direttamente dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 5/E del 14 maggio, un documento di 36 pagine in cui vengono affrontati vari temi.

La rilevanza dei contributi dello scorso anno rispetto all’accesso al fondo perduto del 2021 viene affrontata nel punto 2.1 della circolare. Si parte da un concetto fondamentale: si tratta di aiuti erogati alle attività colpite dalle misure restrittive per contenere il contagio, e che quindi hanno come finalità quella di

“compensare, almeno in parte, i gravi effetti economici e finanziari che hanno subito determinate categorie di operatori economici a seguito della pandemia che ha colpito il nostro Paese e il resto del mondo.”

Tre i punti fondamentali che vengono stabiliti dalla circolare in commento riguardo ai contributi a fondo perduto del DL Sostegni:

  • non concorrano alla determinazione della soglia dei ricavi stabilita dal decreto sostegni;
  • non si devono considerare per il calcolo della riduzione del fatturato medio;
  • non vanno inclusi tra i ricavi di cui alle soglie dimensionali per la determinazione delle percentuali.

Nuovi contributi a fondo perduto, esclusi dal calcolo gli aiuti ricevuti nel 2020

I contributi si distinguono in base alla finalità per cui vengono erogati:

  • i contributi in conto esercizio sono destinati a fronteggiare esigenze di gestione;
  • i contributi in conto capitale devono incrementare i mezzi patrimoniali dell’impresa, senza che la loro erogazione sia collegata all’obbligo di effettuare uno specifico investimento;
  • i contributi in conto impianti sono erogati con il vincolo dell’acquisizione o alla realizzazione di beni strumentali ammortizzabili, ai quali vengono parametrati.

Lo stesso ragionamento si applica anche agli aiuti ricevuti nel 2020. Rimangono quindi fuori dal calcolo le misure agevolative come:

  • il fondo perduto dei decreti Ristori;
  • il bonus affitto del decreto Rilancio;
  • il credito d’imposta per la sanificazione e per l’acquisto di DPI;
  • l’incentivo per l’adeguamento degli ambienti di lavoro.

Esclusa anche l’indennità di maternità.

Sono, invece, rilevanti ai fini del calcolo dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi degli anni 2019 e 2020 i rimborsi spese (come viaggio, vitto alloggio) addebitati in fattura al committente, fattispecie diverse dalle anticipazioni fatte in nome e per conto del cliente documentate.

Circolare AdE n. 5/E del 14 maggio 2021
Chiarimenti ai fini della fruizione dei contributi a fondo perduto previsti dai commi da 1 a 9 dell’articolo 1 del Decreto-Legge 22 marzo 2021, n. 41 (recante «Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19») e da altri provvedimenti.

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