Cambia il bollettino Covid quotidiano? Dall’abolizione al nuovo conteggio: tutte le ipotesi

Stefano Rizzuti

13 Gennaio 2022 - 12:19

Il bollettino quotidiano dei contagi da Covid-19 potrebbe essere abolito? L’ipotesi, avanzata da alcuni esperti, viene presa in considerazione anche dal governo: ma cambierà davvero? E come?

Cambia il bollettino Covid quotidiano? Dall’abolizione al nuovo conteggio: tutte le ipotesi

Probabilmente non sarà una decisione immediata, ma il bollettino quotidiano sui contagi da coronavirus potrebbe cambiare. L’ipotesi è stata avanzata in questi giorni da vari esperti, a partire da Matteo Bassetti. E anche nel governo la riflessione sul tema sembra aperta, ma per una decisione drastica - come l’abolizione del bollettino - sembra presto.

Il bollettino Covid quotidiano è diventato, soprattutto nella prima fase dell’emergenza, quasi un rito quotidiano con le conferenze stampa della Protezione civile. Poi è cambiato: niente più conferenze stampa ma solo un bollettino contenente tutti i dati, soprattutto quelli su contagi, morti, ricoveri e terapie intensive. E ora che succederà? Con l’aumento dei casi dovuti alla variante Omicron cambierà di nuovo?

Bollettino Covid, da quotidiano a settimanale?

Il primo a rilanciare il tema è stato Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive del San Martino di Genova: la sua idea è quella di far passare il bollettino da quotidiano a settimanale per uscire “da questa logica catastrofica e terrorizzante”.

Posizione condivisa anche da Donato Greco, membro del Cts, secondo cui è giusto far diventare settimanale il bollettino dei contagi. Ipotesi che lo stesso Comitato tecnico scientifico potrebbe discutere già in queste ore per capire se parlarne poi con il governo.

Chi è contrario all’abolizione del bollettino quotidiano

La proposta non ha però raccolto un consenso unanime. Tra i contrari all’idea di cambiare il bollettino quotidiano c’è Lucia Bisceglia, presidente dell’Associazione italiana di epidemiologia. “È come rompere il termometro quando abbiamo la febbre”.

Contrario anche il virologo Fabrizio Pregliasco, secondo cui sarebbe un “segnale di liberi tutti” mentre la comunicazione giornaliera aiuta a ricordare la situazione attuale. Per Massimo Andreoni, primario d’Infettivologia a Tor Vergata, il bollettino serve per dire ai cittadini di fare attenzione.

Le ipotesi: come potrebbe cambiare il bollettino

Una delle ipotesi paventata in queste ore è quella di non conteggiare tra i pazienti Covid chi finisce in ospedale per altri motivi e risulta poi essere positivo. Altra idea è quella di Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia, che chiede di concentrarsi maggiormente sui ricoveri, distinguendo quelli “per Covid” da quelli “con Covid”.

Un’altra proposta è quella delle Regioni: Luca Zaia (Veneto) ed Eugenio Giani (Toscana) chiedono di eliminare dal computo della tabella tutti gli asintomatici, conteggiando solo chi ha sintomi.

Bollettino Covid, cosa farà il governo e quando?

Sul tema non sembra esserci, al momento, visione unanime all’interno del governo. Per esempio il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha annunciato di aver proposto una riflessione sul bollettino al ministro Roberto Speranza, chiedendo di soffermarsi soprattutto su ospedalizzazioni e occupazione delle terapie intensive.

L’altro sottosegretario, Pierpaolo Sileri, ritiene invece utile continuare a comunicare quotidianamente i dati, magari accompagnandoli con un’adeguata interpretazione. Per il momento potrebbe prevalere questa seconda ipotesi: fonti vicine al ministero della Salute confermano a Money.it che la riflessione è stata sì aperta, ma un eventuale cambiamento del bollettino Covid non dovrebbe arrivare subito, ma se ne potrebbe ridiscutere più avanti, quando la curva dei contagi riscenderà.

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