Irap, il ministro degli Esteri Di Maio appoggia la sottosegretaria MEF Laura Castelli: bisogna cancellare l’imposta per aiutare le aziende, non basta tagliare la rata di giugno.
Irap, si espone Luigi Di Maio: bisogna cancellarla del tutto. Il primo passo è stato abolire la rata di giugno, ma ora è necessario dare una mano a tutte le aziende.
Così twitta il Ministro degli Esteri, avvalorando la proposta di Laura Castelli, la sottosegretaria al Ministero dell’Economia.
Pare dunque che il Governo, o almeno il Movimento 5 Stelle, si stia muovendo in questa direzione, tagliando le tasse per le imprese: che sia un primo passo verso una più profonda e articolata riforma fiscale?
Irap, Di Maio: «cancellarla del tutto»
Il primo passo nei confronti delle imprese è stato alleggerire il carico fiscale tagliando l’Irap, in particolare per quanto dovuto per il saldo e acconto 2020.
La novità fa parte del Dl Rilancio ed è senza dubbio apprezzata dagli imprenditori, ma non basta.
Il Movimento 5 Stelle punta ad abolire l’odiata imposta, come confermato dal tweet del ministro degli Esteri:
Lo Stato deve stare al fianco delle aziende. Dopo aver eliminato l’IRAP di giugno, ora lavoriamo per cancellarla del tutto, come ha proposto @LaCastelliM5s. È la strada da seguire, le attività produttive sono il motore dell’Italia, sosteniamole.
— Luigi Di Maio (@luigidimaio) May 28, 2020
Per Laura Castelli, sottosegretaria al MEF, col decreto Rilancio c’è stato un segnale importante, ma ora l’Irap “va cancellata del tutto”. Ripresa dall’Ansa, la Castelli spiega che:
“in un momento come questo di rilancio non si può più aspettare e bisogna ridurre le tasse.”
Dunque il Movimento 5 Stelle sembra essere compatto sulla strada da seguire in merito alla riduzione della pressione fiscale sulle imprese.
Anche il neo presidente di Confindustria si è detto, intervistato durante il programma Piazza Pulita il 7 maggio, a favore di un’abolizione dell’Irap, sia per una questione di semplificazione fiscale (una dichiarazione in meno per gli imprenditori), sia perché le imprese non dovrebbero riempire decine di moduli per ottenere gli aiuti statali.
L’aiuto, in questo modo, sarebbe automatico. Vedremo se ci sarà davvero un’abolizione dell’Irap e se sarà il primo passo verso una più completa riforma fiscale.
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