Tutti i nomi dei candidati di Liberi e Uguali alle elezioni politiche del 4 marzo, tra attesi ritorni ma anche volti nuovi nelle liste e nei collegi uninominali.
Liberi e Uguali farà il suo esordio alle elezioni politiche del 4 marzo con i nomi dei candidati che sono stati ufficializzati. Dopo la definizione del programma elettorale, è stata la volta della scelta di chi inserire nei collegi e nei listini proporzionali rispettando la scadenza del 29 gennaio.
In una situazione politica fino a poco tempo fa segnata da una divisione in tre grandi blocchi (centrodestra, centrosinistra e M5S), Liberi e Uguali alle elezioni sarà la grande novità che potrebbe spostare gli equilibri soprattutto post voto. Per poter essere decisivi, occorreranno però i candidati giusti per cercare di raggiungere l’obiettivo della doppia cifra alle urne.
I candidati di Liberi e Uguali
Con la scadenza del termine ultimo per presentare le liste dei candidati sia per quanto riguarda i collegi uninominali che per i listini proporzionali, Liberi e Uguali ha reso noto quelli che sono i nomi su chi si è deciso di puntare.
QUO L’ELENCO COMPLETO DEI CANDIDATI DI LIBERI E UGUALI
Alle spalle del candidato premier designato Pietro Grasso, che ha voluto nelle liste anche alcuni suoi fedelissimi tra cui Alessio Pasquini, ci sono i tre giovani leader dei partiti che formano l’alleanza.
Roberto Speranza per MDP, Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana e Pippo Civati ideatore di Possibile, avranno il compito di sostenere Grasso e di farsi portavoce delle esigenze dei propri partiti in queste elezioni.
Per cercare di mantenere una sorta di equilibrio, a ogni partito facente parte del listone è stata assegnata una “fetta” di candidati soprattutto per quanto riguarda i listini proporzionali, visto che nei collegi uninominali sarà molto difficile eleggere propri esponenti.
Tutti i parlamentari uscenti dei tre partiti che hanno scelto di candidarsi di nuovo hanno trovato spazio anche in più listini proporzionali. Tra i big ci sono Pierluigi Bersani, Sergio Cofferati, Davide Zoggia, Stefano Fassina , Alfredo D’Attorre, Vasco Errani e anche il ritorno di quel Massimo D’Alema che correrà nel collegio di Gallipoli.
Una predominanza maschile questa che in Liberi e Uguali sarà riequilibrata in parte dalla presenza di Laura Boldrini, mentre tra le novità ci sono le candidature del rettore dell’Università del Molise Gianmaria Palmieri e della passionaria del No al Referendum Anna Falcone.
Altri nomi caldi sono l’ex presidente di Legambiente Rossella Muroni, Piero Martino capo comunicazione di Liberi e Uguali e Claudio Grassi in quota Sinistra Italiana. Ha rinunciato invece il medico di Lampedusa Pietro Bartolo, dichiarando che il suo posto è sull’isola.
Cosa cambia con il Rosatellum
Con la nuova legge elettorale sono stati ridisegnati anche di conseguenza i collegi elettorali. Alla Camera ci saranno 232 collegi uninominali mentre 386 saranno i seggi assegnati tramite i listini proporzionali. I restanti 12 posti sono riservati alla circoscrizione Estero.
Al Senato invece i collegi uninominali della parte maggioritaria saranno 116 a fronte di 193 seggi dei listini proporzionali. A completare il quadro anche qui ci sono 6 senatori che verranno eletti tramite il voto per corrispondenza degli italiani all’estero.
Liberi e Uguali quindi in ciascun collegio proporzionale dovrà presentare un proprio listino formato da tre nomi ( due uomini e una donna o viceversa), scegliendo poi i candidati nel seggio uninominale per la Camera e per il Senato.
Per quanto riguarda i seggi maggioritari, verrà eletto direttamente in Parlamento il candidato che prenderà anche un solo voto in più degli altri. A seconda poi dei voti presi da ciascuna lista, si andrà a pescare nei listini per eleggere i parlamentari per quanto riguarda la parte proporzionale.
La scheda elettorale sarà una per la Camera e una per il Senato, inoltre non sarà ammesso il voto disgiunto. Se nella scheda l’elettore andrà a barrare il simbolo di una lista, il voto andrà direttamente al partito scelto per il proporzionale e al candidato collegato nel collegio uninominale.
Se invece si andrà a barrare il nome del candidato al seggio uninominale, il voto andrà alla persona scelta per quanto riguarda il collegio maggioritario e verrà poi spalmato in maniera proporzionale tra le liste che lo sostengono per la parte proporzionale.
Guardando gli ultimi sondaggi elettorali, il listone è ampiamente sopra la soglia di sbarramento del 3% anche se Liberi e Uguali starebbe vivendo un periodo di flessione dopo una buona crescita iniziale.
L’obiettivo però è quello di migliorarsi ancora per poter così portare in Parlamento una discreta pattuglia di deputati e senatori che, nel gran ballo delle trattative post voto, potrebbero poi diventare decisivi per la nascita di un governo di larghe intese visto il probabile pareggio elettorale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA