I cani si possono tenere legati alla catena? Per quanto tempo e quanto deve essere lunga? Cosa prevede la legge e quando è reato.
Cani legati alla catena, questa è una pratica molto comune, anche se contestata dagli amanti degli animali e, talvolta, vietata dalla legge. Infatti tenere i cani incatenati per un tempo prolungato è “contro l’indole dell’animale” - dice la Corte di cassazione - e in alcuni casi si può sporgere denuncia alle Autorità.
Precisiamo, però, che salvo specifiche ordinanza Comunali o Regionali, legare il cane alla catena non è un reato, sempre che questa sia di una lunghezza tale da permettere all’animale di muoversi, raggiungere la ciotola con il cibo e l’acqua e la cuccia.
Ecco cosa dice la legge e come bisogna comportarsi per segnalare abusi e maltrattamenti sugli animali.
CANE LEGATO ALLA CATENA: COSA DICE LA LEGGE
Cane legato alla catena: cosa dice la legge
Le regole sulla tutela degli animali cambiano da Regione a Regione, anche riguardo alla possibilità di legare i cani alla catena. Ad esempio è vietato in Emilia Romagna mentre ci sono precise limitazioni in Toscana, dove i cani non possono essere incatenati per più di 6 ore al giorno.
A livello nazionale esistono delle indicazioni per tenere il cane alla catena senza arrecargli una eccessiva sofferenza:
- deve poter raggiungere la cuccia, l’acqua e il cibo;
- deve essere sciolto e portato a spasso almeno una volta al giorno;
- la catena deve avere una lunghezza di almeno 5 metri ed essere munita di un giunto girevole;
- le cagne tenute alla catena devono essere sterilizzate.
Quanto deve essere lunga la catena del cane?
In assenza di una legge nazionale che regoli la materia, ogni Comune o Regione può determinare in autonomia quanto debba essere lunga la catena per i cani. Tuttavia, di norma, per consentire al cane una adeguata mobilità, questa deve essere lunga almeno 4-5 metri.
Per quanto riguarda la grandezza del recinto, invece, al cane devono essere assicurati almeno 8 metri quadrati.
Quando è reato legare il cane alla catena
Se, come abbiamo detto, la legge non vieta in maniera assoluta di legare il cane alla catena (seppur con dei limiti), ci sono delle ipotesi in cui questa condotta è punita poiché integra il reato di Maltrattamento di animali (articolo 544 del Codice penale).
Ciò è stato ribadito dalla sentenza 10164/2018 della Corte di cassazione, secondo la quale tenere gli animali in catene è incompatibile con la loro natura e provoca gravi sofferenze fisiche e psicologiche, e chi tiene un cane - o altro animale - in catene per un tempo prolungato rischia l’ammenda da 1.000 ai 10.000 euro.
Affinché si possa parlare di reato, però, la Corte ribadisce che la sofferenza del cane deve essere “duratura” mentre non commette reato chi tiene il cane incatenato per un lasso di tempo breve. Secondo i giudici supremi “l’uso delle catene è consentito in via eccezionale” e per “provvedere ad esigenze di cura sanitaria e di benessere dell’animale, oltre che di sicurezza degli operatori e, comunque, per il solo periodo nel quale a tali incombenze si debba procedere”.
Qualora non ci fossero gli estremi del reato, il padrone rischia comunque una multa salata se non rispetta le indicazioni regionali o comunali sulla tutela degli animali domestici.
Come denunciare il fatto
Se hai avvistato un cane legato per un tempo eccessivo, hai il dovere di segnalare il fatto alle autorità e chiedere venga interrotto il maltrattamento dell’animale.
Per denunciare occorre recarsi in Questura o presso un ufficio territoriale della Polizia e dei Carabinieri e sporgere una denuncia procurandoti dei testimoni o, meglio ancora, portando con te delle testimonianze fotografiche. Occorre fornire i dettagli dell’accaduto - ad esempio per quante ore il cane è stato legato - e indicare il luogo in cui il fatto è avvenuto.
Le Forze dell’ordine, dopo un sopralluogo, potranno valutare se ci sono i termini per proseguire con l’azione penale.
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