Abolire il Canone Rai e trovare le coperture finanziarie con una tassa sulla prostituzione. Questa ed altre le proposte della Lega Nord con un emendamento alla Legge di Bilancio 2017. Ecco i dettagli.
Canone Rai: abolizione definitiva e compensazione con una tassa sulla prostituzione. Questa l’ultima proposta della Lega Nord che fonde due dei cavalli di battaglia del Carroccio.
La proposta di abolire definitivamente il Canone Rai e sanare il buco di entrate con una tassa sulla prostituzione è stata presentata come emendamento alla Legge di Bilancio 2017 da Davide Caparini, deputato della Lega Nord.
La proposta che a prima vista sembrerebbe assurda trova la sua ragion d’essere, almeno per quel che riguarda la possibilità di tassare la prostituzione, in due recenti sentenze della Corte di Cassazione che hanno stabilito che la professione più antica del mondo debba essere tassata ai fini Iva e Irpef.
Proprio a fronte della sentenza dei giudici della Corte la Lega Nord ha deciso di proporre tra gli interventi di modifica alla Legge di Bilancio 2017 proprio l’abolizione definitiva del Canone Rai e il recupero della somma con la tassa sulla prostituzione.
In realtà la proposta della Lega Nord non si limita a chiedere l’abolizione del Canone Rai e a trovarne una possibile compensazione. Con l’emendamento la Lega Nord chiede di regolamentare l’esercizio della prostituzione fornendo alcune indicazioni sulle modalità da seguire.
Vediamo cosa prevede l’emendamento presentato da Caparini della Lega Nord e cosa c’è oltre la proposta di abolire il Canone Rai e di sostituirlo con una tassa sulla prostituzione.
Canone Rai abolito e sostituito da tassa su prostituzione. La proposta Lega Nord
L’emendamento alla Legge di Bilancio 2017 presentato da Davide Caparini della Lega Nord non sembrerebbe, al momento, destinato ad andare in porto. La proposta è di cancellare totalmente il Canone Rai e di coprire il buco di entrate con imposte sui redditi delle prostitute.
Si tratterebbe in sostanza soltanto di recepire due recenti sentenze della Cassazione che hanno stabilito che anche le prostitute sono obbligate a pagare le imposte Iva e Irpef. Per la Cassazione infatti la prostituzione, dal punto di vista fiscale, è assimilabile al lavoro autonomo se viene svolta in forma abituale, mentre rientra nella categoria dei “redditi diversi” se viene svolta, sempre autonomamente, ma in forma occasionale.
Il Carroccio va oltre e propone non soltanto di vigilare e di regolamentare l’attività della prostituzione ma di fare dei proventi di questi particolari redditi da lavoro autonomo le coperture finanziarie necessarie per abolire definitivamente il Canone Rai, una spesa che continua a non essere gradita agli italiani nonostante sia stata recentemente rivista al ribasso.
Ma il fulcro della proposta della Lega Nord non è tanto il Canone Rai quanto la volontà di introdurre misure concrete per regolamentare la prostituzione. Ecco nel dettaglio le proposte della Lega Nord.
Lega Nord: non solo abolizione del Canone Rai, servono regole per l’esercizio della prostituzione. Ecco la proposta
Il testo dell’emendamento presentato dalla Lega Nord ha subito fatto notizia per la proposta di abolire il Canone Rai e sostituirlo con la tassa sulla prostituzione. Ma tra le proposte che spiccano ci sono senza dubbio alcune indicazioni sulla regolamentazione della prostituzione.
Tra le proposte della Lega Nord c’è la richiesta di istituire per legge - e regolamentare - le cosiddette case chiuse. Entro 60 giorni dall’approvazione della Legge di Bilancio 2017 il Ministero dell’Interno, con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero della Salute, del Lavoro e della Giustizia dovranno stabilire le modalità finalizzate alla regolamentazione della prostituzione in abitazioni che non potranno essere ubicate in comuni con meno di 10 mila abitanti e nelle quali bisognerà garantire i dovuti controlli igienici e sanitari.
L’emendamento collega due delle battaglie storiche della Lega, ed è lo stesso Caparini ad affermarlo. Il leghista ha inoltre affermato che se la proposta sarà accolta con favore, il gettito fiscale sarà molto più alto di quello del Canone Rai, attualmente di 1,7 miliardi di euro.
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