Brexit: è di nuovo caos. L’Ue frena la May sul rinvio mentre alcuni ministri minacciano le dimissioni
La May chiederà a Bruxelles un’estensione della Brexit sulla quale però l’Ue ha già posto alcuni paletti.
Stando alle ultime notizie di stampa, il Primo Ministro britannico scriverà a Donald Tusk per invocare un rinvio breve della scadenza, il che significa che le discussioni potrebbero non superare l’estate prossima anche se molti nutrono dubbi sulle reali intenzioni della May.
L’ipotesi di estendere i termini della Brexit ha già suscitato una nuova ondata di polemiche a Bruxelles e a Londra, dove diversi ministri hanno addirittura minacciato di dimettersi. Il clima è incandescente e a 9 giorni dal divorzio il caos sta dilagando.
Rinvio Brexit possibile? Ue frena May
Secondo un funzionario della May, il Primo Ministro non chiederà all’Ue un’estensione lunga della Brexit, ma domanderà di rinviare la questione di qualche mese, probabilmente verso la fine di giugno. Un’eventualità, questa, contro la quale si è già schierato l’esecutivo europeo:
“comporterebbe gravi rischi giuridici e politici.”
L’estensione, secondo un rapporto interno della Commissione, sarà concessa al massimo fino alle elezioni europee di fine maggio.
La richiesta di rinvio sarà approvata soltanto con il via libera di ciascun membro Ue. La domanda è sempre la stessa: gli Stati più scettici riusciranno a superare le proprie perplessità aprendo alle istanze della May? Il meeting di domani sarà fondamentale.
La reazione dei ministri
In molti si sono già espressi negativamente sulla decisione della May di chiedere un’estensione della Brexit. I più accaniti sostenitori del divorzio temono che, nonostante le promesse iniziali, il Primo Ministro domanderà all’Ue una proroga di due anni.
La paura degli euroscettici? Quella di veder naufragare il divorzio. Per questo motivo Andrea Leadsom, Liam Fox e Chris Grayling hanno minacciato la May di rassegnare le proprie dimissioni.
Se tuttavia l’Articolo 50 non verrà esteso, tornerà a materializzarsi, stavolta definitivamente, lo scenario di una Brexit no-deal: il Regno Unito lascerà l’Unione europea senza accordi.
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