Trump appare sempre più in difficoltà nella gestione del coronavirus negli USA. Il presidente ha ricordato con una certa irritazione che a lui spetta l’autorità totale nella gestione dell’epidemia.
Donald Tump appare sempre più sotto pressione nella gestione del coronavirus negli USA. Mentre la pandemia continua a registrare numeri da record nella nazione americana, il presidente tenta di difendere il suo operato nei confronti dell’emergenza.
Le ultime ore sono state segnate da nuove polemiche verso l’amministrazione della Casa Bianca. Le dichiarazioni dell’esperto di medicina Anthony Fauci su un effettivo ritardo nelle misure di restrizione e l’attivismo dei governatori su un potenziale calendario di riapertura degli Stati hanno fatto infuriare Donald Trump.
Il presidente ha voluto, quindi, riportare l’ordine nel caos coronavirus che sembra dominare ormai gli USA con l’ennesima prova di forza: l’autorità totale sull’emergenza è la sua.
Trump avverte (e minaccia): “ho l’autorità totale su riapertura USA”
Donald Trump sempre più nervoso e furioso in questi giorni cruciali per gli USA. Nell’ultima conferenza stampa di lunedì 13 aprile, il presidente ha nuovamente dato prova di sentirsi sotto attacco, rilasciando dichiarazioni perentorie e minacciose.
Nel mirino dell’inquilino della Casa Bianca sono finiti i governatori degli Stati, che stanno man mano riflettendo su un piano da mettere in pratica nei propri territori per riaprire attività e allentare il contenimento.
Ma Trump non ci sta a essere scavalcato in queste decisioni. Il tema della ripartenza economica è prioritario per il presidente, tanto che ha affermato, riferendosi a questioni di salute pubblica e poteri di polizia all’interno degli Stati:
“Quando qualcuno è il presidente degli Stati Uniti, l’autorità è totale. Non possono fare nulla senza l’approvazione del presidente degli Stati Uniti”.
Un richiamo ai poteri che, in realtà, ha generato altre critiche e perplessità, visto che la Costituzione USA concede ampi spazi di decisione proprio ai singoli Stati.
Tanto che, alla domanda diretta quali disposizioni della Costituzione concedessero il potere di scavalcare gli Stati se volessero rimanere chiusi, Trump ha: “Numerose disposizioni”. Senza, però, nominarne nessuna.
La tensione con i governatori, che in realtà Trump in altre occasione non ha mancato di elogiare per il loro lavoro, si aggiunge al contrastante rapporto con il massimo esperto di salute medicina della Casa Bianca Anthony Fauci.
Dopo l’ultima intervista rilasciata dal medico, nel quale si ipotizza un ritardo negli interventi contro l’epidemia negli USA, Trump pare si sia infuriato, minacciando il licenziamento dell’esperto (ipotesi poi scartata dallo stesso presidente).
L’impressione è che il coronavirus negli USA, con i suoi effetti così dirompenti, continui a mettere in difficoltà il presidente Trump.
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